Banca di Roma cerca soci, al San Paolo arriva Zanetti di Valeria SacchiGianni Zandano
Banca di Roma cerca soci, al San Paolo arriva Zanetti I NOMI E GLI AFFARI Banca di Roma cerca soci, al San Paolo arriva Zanetti Dopo mesi di attesa (la famosa Elaine GarzareUi cominciò nella scorsa primavera a preconizzarne il ribasso, sbagliando clamorosamente la tempistica), Wall Street fa dietro front e indossa la pelle dell'Orso. Non a caso: per dare una raffreddatimi all'economia Usa in ebollizione, il presidente delle Fed, lo sposino novello Allan Greenspan, ha appena alzato i tassi di un quarto di dollaro. In dieci giorni il Dow Jones scende del cinque per cento. Una correzione logica dopo tanto correre. Ma che agisce come un elettroshock sulla Vecchia Europa, dove i titoli dei giornali strillano «panico», «brivido» e «crollo». In realta, chi perde più penne sono Francoforte e Parigi. Suppergiù cinque a testa pure loro. Milano, curiosamente, sta alla fineTommaso stra, mentre Padoa Schioppa un guru di casa Mario Draghi nostra, il decano Isidoro Albertini punta il dito contro i catastrofisti della Borsa. E difatti, a Piazza Affari, a fine settimana l'indice contiene il temuto «crollo» in un modestissimo danno, di poco superiore all'uno per cento. Oualcuno ipotizza che tanta saggezza abbia un suo fondamento: dall'Olanda il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi prevede un'inflazione sotto il due per cento, addirittura all'I,5% per giugno. Dunque perché non sperare che il burbero governatore Antonio Fazio si intenerisca, e ci conceda un'altra spuntatala ai tassi? Intanto la Consob si prepara ad accogliere il successore di Enzo Berlanda, Tommaso Padoa Schioppa, che arriverà in via Isonzo giovedì. E, nelle molte fatiche da affrontare, porrà quasi certamente tra le priorità la questione della corporate governance, vale a dire del controllo dei gruppi (chi non ricorda il crack Ferruzzi?). Un problema che potrebbe forse trovare già qualche indicazione nel Testo Unico della Finanza su mercati mobiliari e società quotate che il Tesoro sta ultimando, sotto la regia del direttore generale Mario Draghi e la supervisione del sottosegretario Roberto Pinza. Il testo, secondo quanto anticipato dallo stesso Ciampi giovedì scorso proprio in Consob, dovrebbe accorpare anche tutta la materia che riguarda la regolamentazione del '93 sul sistema bancario. Ma Padoa Schioppa ha un'altra emergenza da risolvere. Come mettere d'accordo gli operatori sulla suddivisione Giuseppe dei mercati in Zadra Gianni Merlini vista della Borsa privata. Benito Boschetto, amministratore provvisorio della Borsa Spa, vorrebbe tenere uniti sotto un unico cappello Borsa, derivati e Mts, ossia il mercato dei titoli di Stato. Stefano Preda, presidente della Sint, propende per due mercati, appoggiato dal direttore generale dell'Abi Giuseppe Zadra. Ma Consob e Bankitalia, già due anni or sono, si sono espressi per tre mercati distinti e le grandi banche questo oggi chiedono. Le lobby sono agguerrite, la patata è davvero bollente. Al di là della scossa che potrà venire dal nuovo presidente della Commissione, la Borsa ha altri motivi per aspettarsi un periodo non privo di stimoli. Basti pensare alla terza tranche dell'ente guidato da Franco Bernabè e an'imminente privatizzazione del San Paolo di Torino, dove i due Gianni, Merlini e Zandano, stanno facendo il possibile per non litigare. Tra i motivi di attrito, il ruolo dell'Imi di Luigi Arcuti all'interno di una partita tutta aperta, nella quale l'ultima sorpresa è l'interesse del Monte dei Paschi diretto da Divo Gronchi. Mentre un elemento di rappacificazione potrebbe essere trovalo nell'arrivo, a fianco di Dario Pasqua, di un nuovo amministratore delegato: Massimo Ponzellini, vicepresidente della Bei. Molto dipenderà anche dal ruolo che avrà l'economista Giovanni Zanetti, designato da Ciampi a entrare nel consiglio della Compagnia e molto legato a Zandano. La vigilia del consiglio che dovrà fare un primo punto sul piano di privatizzazio- Gianni Zandano ne messo a punto da Zandano. Senza contare l'altra partita, quella della Cariplo, contesa ormai semi-ufficialmente tra l'Ambroveneto presieduto da Giovanni Bazoli e la Comit. Invece, per la fusione tra il Banco di Napoli e la Bill presieduta da Mario Sarchielli bisognerà aspettare il prossimo anno. I mesi che restano alla fine del '97 vedranno infatti l'istituto napoletano guidato da Federico Pepe impegnato in due aumenti di capitale: il primo di 900 milioni, urgente per adeguare i ratios, entro l'estate, il secondo fissato per l'autunno. Né va dimenticata la grande ban¬ ca romana. Nonostante l'operazione Stet abbia consentito al presidente dell'Iri Michele Tedeschi di chiudere il '96 con un utile ridicolo, ma pur sempre utile, sull'ente di via Veneto continuano a pesare le perdite dell'Alitalia pilotata da Domenico Cempella e della Finmeccanica di Fabiano Fabiani. Per cui, oltre a sfoltire i dipendenti, il presidente della Banca di Roma Cesare Geronzi ha di bel nuovo annunciato che cederà entro l'anno il dieci per cento del capitale a due soci, un istituto di credito e una compagnia di assicurazione. Ma sui nomi, se pure esistono, il riserbo resta per il momento assoluto. Infine, nonostante la margina lità di Piazza Affari c'è pur sempre chi, sulle azioni, continua a scom mettere. Come il «pensionato di lusso» Luigi Giribaldi che, non pago di avere raggiunto il 20% in Cofide e il quindici in Cir, sta racimolando titoli Olivetti. Valeria Sacchi Cesare Geronzi Tommaso Padoa Schioppa Giuseppe Zadra Gianni Zandano Giovanni Zanetti Mario Draghi Gianni Merlini Cesare Geronzi
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