Versace apre le sfilate di New York

(Versene apre le sfilate di New York Una collezione all'insegna del nero e della pelle (Versene apre le sfilate di New York Una collezione all'insegna del nero e della pelle NEW YORK. Folla vestita di nero, luci blu l'osi Mescenti, champagne Krug: così Versace dà il via alla settimana delle sfilate newyorchesi. Ne sono previste 42, accompagnate da cocktail, colazioni, pranzi, balli e aste. La moda è lo spunto, ma tutto intorno c'è una sorta di febbre per essere i più originali, farsi notare e far parlare di sé. Versace vuole essere il primo a sfilare. Donna Karan e Calvin Klein gli ultimi. Nel frattempo Anna Sui presenta i suoi modelli alla Universaist Church, davanti a Central Park, e Sandro Chia presta il suo nuovo studio a Donatella Gironibelli per festeggiare John Bartlelt, il neo-talento del design, che ha deciso di sponsorizzare. Ci sono defezioni italiane, come quelle di Prada e Dolce & Gabbana, e nuovi arrivi americani, come Isabel Toledo, Searle, Robert Bergman-Unger e lo stesso Bartlett. L'associazione «7th on Sixth» coordina il tutto, mentre i grandi si autogestiscono. «Donna, Calvin e Ralph Lauren dal 1991 hanno cominciato a sfilare sotto le nostre tende, ma adesso preferiscono i loro show room», spiega Stan Herman, presidente del «Council of Fashion Design of America», che ha inventato Bryant Park, lo spa- «Vogliamo allargare la nostra quota di mercato in vista del debutto in Borsa» zio al centro di Manhattan dove da quattro anni vengono innalzate tende immacolate per mostrare al pubblico le ultime tendenze della moda. Le prime file sono riservate ai clienti, alle celebrità e ai giornalisti delle principali testate, mentre compratori e fotografi si ammucchiano dove possono. Per la sua quarta sfilata newyorchese Versace, che a giugno del 1998 si quoterà in borsa con un capitale di 220 miliardi, ha lasciato le tende per scegliere una galleria di Soho, «Ace», che in inglese vuol dire asso. Il gruppo inglese «Repubblica» riempie l'enorme spazio della galleria con i rumori assordanti dei suoi ultimi successi. Il pubblico, tutto vestito di nero, sta appollaiato sulle sottili panche al centro della galleria. Visi di donne che sembrano scappate dal teatro giapponese, uomini coi capelli dritti in testa, brillanti al naso, cerchietti d'oro all'orecchio sinistro e anelli al pollice, aspettano con aria attonita che lo spettacolo cominci. Non sanno che lo spettacolo sono loro. Poi arrivano Naomi Campbell, Shalom Harlow, Stella Tennant, Kirsty Hume, più una sfilza di ragazze anoressiche intervallate da adoni muscolosi, spettinati e arrabbiati. Sfilano giacche di pelle a pelle, minigonne di jersey all'inguine, spacchi ascellari, nero con qualche macchia di giallo, bianco o marrone bruciato per questa stagione di «Versus», disegnata da Donatella e Gianni Versace. Le solite redingote su pezzettini di stoffa per le donne e i pantaloni di raso per gli uomini, tacchi à spillo sadomaso e stivaletti da rancherò. Tagli asimmetrici che ricordano i quadri di Fontana, inutili bretelle su corpi nudi, occhi dal trucco cattivo. Gianni Versace si diverte a fare quello che fa. Ha appena compiuto cinquantanni e i suoi orizzonti si sono allargati a comprendere anche l'America. «Questo mercato assorbe solo il 15 per cento della nostra produzione», spiega il fratello Santo, che mantiene le redini delle finanze, «ma abbiamo intenzioni bellicose, soprattutto in California». Fiamma Arditi Le lesioni alla testa sarebbero la conseguenza dei colpi di un martello privo di manico trovato in un'altra parte della casa. Colpi inferti con ferocia. Quando ò stata aggredita, la donna indossava una sottoveste chiara e mi golf di colore rosso. Dopo averla colpita con il martello, l'assassino si è accanito sul cadavere con un paio di forbici, che ha conficcato nel collo. La polizia ha faticato a raggiungere il luogo del delitto: la porta d'ingresso dell'appartamento era chiusa e per entrare i vigili del fuoco hanno dovuto arrampicarsi con una scala sino al balcone, al quarto piano. In casa tutte le luci erano accese. Marina Sever viveva da sola (la polizia ha già controllato l'alibi del marito, dal quale aveva divorziato). Formalmente non praticava più il mestiere di cartomante, anche perché la polizia le aveva comminato una contravvenzione. Pochi anni fa era rimasta coinvolta in un traffico di stupefacenti: l'avevano sorpresa con dell'hashish nascosta nell'auto. Processata e condannata, aveva saldato il suo conto con la giustizia. Ed era uscita dal giro. Gli uomini della squadra mobile, che hanno raccolto indizi e te- La cartomante Marina Sever uccisa a martellate da un killer che poi le ha conficcato in gola un paio di forbici stimonianze per l'indagine affidata al sostituto procuratore di Trieste, Giorgio Nicoli, seguono piuttosto la via dei tarocchi: nell'appartamento della Sever sono stati infatti trovati molti pacchi di carte non ancora utilizzate e un'agendina in cui la vittima annotava tutti i nomi di battesimo dei clienti. I quali, stando alle testimonianze dei vicini, facevano ricorso esclusivamente alle sue qualità di aruspice. In quell'agenda è dunque scritta, ma tutta da decifrare, la soluzione del delitto. Michele Meloni Lo stilista ha lanciato la sua linea giovane disegnata con la sorella Donatella

Luoghi citati: America, California, Central Park, Manhattan, New York, Trieste