Esecuzione di massa in Algeria

Esecuzione di massa in Algeria Sette gli assalti dei commando: in un villaggio si salva un solo abitante Esecuzione di massa in Algeria Uccisi dagli islamici cento civili ALGERI. Il terrorismo algerino sembra nutrirsi di un'escalation inarrestabile di ferocia. Ma è difficile, dopo aver sgozzato, decapitato, bruciato le vittime, senza esclusione di donne e bambini, trovare forme di lotta ancora più sanguinarie. Cosi adesso, mentre la polizia crede di combattere il terrorismo islamico fermando gli uomini barbuti fuori dalle moschee e costringendoli a tagliarsi la barba, il macello programmato dagli ultras contro i civili diventa di massa. Sono un centinaio le persone assassinate nella notte tra venerdì e sabato dai gruppi armati nella regione di Medea, Blida e Tizi Ouzou e nella stessa Algeri. Il bilancio è stato reso pubblico dai mezzi di informazione. Si tratta del più grave massacro di civili compiuto in una sola notte dall'inizio delle violenze in Algeria nel 1992. Il giornale «Liberto» riferisce che 52 persone sono state sgozzate in un piccolo villaggio tra Zoubariria e Zeghouane, nella regione di Medea, a 90 chilometri a Sud di Algeri. Un solo abitante di questo villaggio, precisa il giornale, è riuscito a sfuggire all'attacco. Il quotidiano fornisce poi alcuni particolari sulla strage di Amroussa, di cui si era già stata data notizie ieri, da testimoni oculari. Nella strage sono state uccise 15 persone, tra cui sette donne e tre bambini. Il collimando, formato da una cinquantina di uomini armati di kalashnikov e di fucili da caccia, ha fatto irruzione nel villaggio intorno alla mezzanotte. Secondo un abitante sfuggito alla carneficina, il commando era guidato da Alitar Zouabri, capo del già (gruppo islamico armato). Gli uomini avevano una lista di persone da colpire. Il commando ha decapitato le vittime e ne ha bruciato i corpi. I gruppi di autodifesa dei villaggio hanno organizzato una battuta e hanno individuato un nascondiglio. Ma dopo uno scontro a fuoco protrattosi per varie ore, gli estremisti sono riusciti a fuggire. Nella stessa notte cinque persone sono state uccise a Sidi Naamne, in Cabilia, mentre altre sette sono state rapite da un commando armato. Altri tre civili sono stati sgozzati ad Harbil, nella stessa regione. A Bridja, una località a 20 chilometri a Ovest di Algeri, quattro meni- bri di una stessa famiglia, tra cui un bambino di dieci anni, sono stati uccisi da un commando armato. Il gruppo ha anche incendiato sette case e diverse auto. Ancora otto le vittime di un analogo attacco a Kabulie, a Est di Algeri. Dodici civili sono stati poi sgozzati alla periferia Sud di Algeri: i loro corpi sono stati abbandonati lungo la strada che porta verso la città. Prima della notte della mattanza, altre quattro persone erano state uccise, venerdì mattina, a colpi di arma da fuoco nei pressi di Ahi Bessam, nella regione di Bouira ad Est di Algeri. Lo ha riferito ieri il quotidiano «El Watan». I quattro uomini erano stati fermati ad un falso posto di blocco da un gruppo armato che li ha derubati prima di ucciderli. Frattanto il Tribunale di Medea, sabato, ha concluso con diciotto condanne a morte il processo contro un gruppo di terroristi. La sentenza resta comunque per ora soltanto sulla carta perché tutti gli imputati sono latitanti. Altri due fondamentalisti sono stati condannati all'ergastolo e uno a venti anni di carcere. Il procedimento si basava anche sulle dichiarazioni di un «pentito» che è stato amnistiato. [Agi-Ansa] E altre 4 persone erano state crivellate di colpi a un falso posto di blocco venerdì mattina Un posto di blocco della polizia algerina a Blida (50 chilometri a Sud di Algeri) e il presidente algerino Liamine Zeroual [fotoansareutersj

Persone citate: Cosi, Liamine Zeroual, Zouabri