In crisi il «Berlusconi bar » di R. Int.

In crisi il «Berlusconi bar » In crisi il «Berlusconi bar » Tempi duri per i «locali in» E' tutta colpa del coprifuoco TIRANA. Tempi duri per i proprietari del «Berlusconi bar», del vicino «caffè degli artisti», della centrale discoteca a piramide, già museo-mausoleo di Enver Hoxha, e per gli altri locali «in» dove la gioventù di Tirana tirava tardi la sera. Il coprifuoco, come la legge, è uguale per tutti e alle otto di sera tutti a casa, magari a sparare dalle terrazze verso le stelle e la cometa «Hale-Bopp» e sfogare così la rabbia per una libertà ritrovata pochi anni fa e già negata. Si lamenta Denis Xhilaga, proprietario assieme al padre del «Berlusconi Bar», curiosa costruzione tipo chalet svizzero, non lontano dai centrali palazzi in stile piacentini o «realismo socialista», testimonianze perenni e mgombranti dell'occupazione italiana e dell'Albania stalinista. Si lamenta il giovane Denis per il coprifuoco che ha dimezzato i guadagni del suo locale bar-pizzeria, dove sotto la scritta «le specialità del cavaliere» si può scegliere tra una «Quattro stagioni» e una italo-albanese pizza «O sole mio». Lo sfascio delle finanziarie piramidali ha i suoi riflessi indiretti anche sui proprietari del «Berlusconi bar» al cui ingresso campeggia una bandiera di Forza Italia. Ma gli albanesi sono abituati ad arrangiarsi, proprio come gli italiani dell'immediato dopoguerra. Ed ecco dunque che Denis rivela di fare a tempo perso il consulente della polizia della capitale. Denis è un giovane simpatico che cura l'aspetto dei suoi 22 dipendenti (i camerieri hanno una divisa tricolore, cravatta rossa, camicia bianca e gilet verde) e quello delle sue automobili. Ora è stato costretto a lasciare in garage la sua Mercedes, dopo che un proiettile vagante gli ha incrinato un prezioso cristallo. Questo delle Mercedes è un altro mistero di Tirana: è la città europea con il più alto numero di Mercedes in proporzione alla popolazione. Ma agli albanesi viene negato anche il calcio domenicale, per motivi di ordine pubblico. L'unico gioco che sembra sia rimasto ai disperati giovani di Tirana: spari, raffiche, colpi secchi di automatiche, [r. int.]

Persone citate: Berlusconi, Denis Xhilaga, Enver Hoxha, Hale

Luoghi citati: Albania, Tirana