Palazzo Chigi, rebus per l'addizionale di Flavia Amabile

Palano Chigi, rebus per l'addizionale L'Italia farà ricorso a fondi già destinati alla Bosnia, ma la benzina verde resta nel mirino Palano Chigi, rebus per l'addizionale E Dini vola in Olanda e «batte cassa» all'Europa ROMA. Il governo italiano ha giocato ieri la carta europea, prima di rientrare a Roma e, probabilmente, rassegnarsi a assumere su di sé, per la gran parte, il carico della missione umanitaria in Albania. «Ne discuteremo questa sera a cena, con gli altri temi di attualità internazionale», ha annunciato il ministro degli Esteri tedesco Klaus Kinkel, arrivando a Noordwijk, in Olanda, per prendere parte alla riunione straordinaria dei ministri degli Esteri della Comunità dedicata alla riforma in corso del trattato di Maastricht. ((Esamineremo le migliori opzioni per ridare stabilità all'Albania, ha confermato il ministro degli Esteri francese Hervé de Charette. L'Itaiia dovrebbe porre sul tavolo delle discussioni il problema del finanziamento della missione. Sarà il ministro degli Esteri Lamberto Dini a farlo, ricordando il carattere multinazionale della forza e la necessità di dare aiuto a un Paese confinante con due membri della Cee, che corre il rischio di esplodere. Ma difficilmente il contributo della Comunità potrà essere consistente. Sarà un vertice previsto per oggi a Palazzo Chigi fra i capigruppo della maggioranza a defi- nire i meccanismi del finanziamento degli almeno 300 miliardi necessari per la missione, sulla base di alcune ipotesi che questa mattina i tecnici del ministero del Tesoro predisporranno. Le ipotesi sul tappeto sono varie. Fonti di Palazzo Chigi escludono l'adozione di nuove tasse o di addizionali. E fonti del ministero della Difesa ricordano che spetta proprio al ministero della Difesa predisporre lo strumento legislativo, e suggerire al governo le ipotesi di copertura. Gli uffici operativi hanno lavorato per alcune ore anche ieri, esaminando i conti. Non c'è molto, e i tagli di 500 miliardi previsti nell'ultima manovra hanno ridotto ulteriormente le possibilità di intervento, ma una parte della cifra potrebbe giungere da alcuni fondi non spesi destinati alla missione in Bosnia, un'altra parte ancora da fondi «riservati». Il contenimento delle spese per l'anno 1997 completerebbe l'apporto del ministero della Difesa, permettendo al dicastero di fornire «un non marginale contributo», come si afferma fra i suoi corridoi. Al ministero del Tesoro spetta trovare il resto. Alchimie contabili, operazioni di anticipazione su fondi, o forse un semplice rinvio in bilancio al prossimo anno, po¬ trebbero essere sufficienti. Anche perché i conti verranno effettuati senza contare le spese di usura di mezzi e equipaggiamenti. Se, invece, fosse proprio necessario un ulteriore contributo, allora si dovrebbe agire su altre voci. La benzina verde è la più probabile perché non è compresa fra i beni del paniere Istat e, dunque, non ha effetti evidenti sull'inflazione calcolata ogni mese dall'istituto di statistica. In alternativa, si può intervenire sulle tariffe pubbliche. Alla decisione sulla copertura della missione farà seguito - martedì e mercoledì - l'approvazione del decreto relativo da parte di Camera e Senato. E' questo il calendario dpi prossimi giorni, un calendario più politico che tecnico, che vedrà il presidente del Consiglio volare a Valona come concordato con il primo ministro albanese Fino durante la visitalampo della scorsa settimana. L'incontro sarebbe dovuto avvenire ieri, ma gli incidenti di sabato a Scutari, nei quali è rimasto coinvolto proprio il premier Fino, hanno indotto i governi alla prudenza. La visita potrebbe avvenire domani, secondo quanto ha rivelato il ministro delle Finanze Arben Malaj. Dal punto di vista tecnico-militare, invece, fonti della Difesa e dello Stato maggiore lasciano capire che tutto è ormai pronto. Resta da definire l'esatta collocazione delle forze armate. Ma quella sarà una decisione da prendere poco prima della partenza, per tenere conto delle situazioni contingenti. Vanno chiariti anche altri dettagli pratici, di non poco conto: le risorse (latte, pomodori, etc.) da deviare dal surplus dei Paesi Cee, il protocollo delle coperture assicurative, i soggetti destinati a assicurare le forniture di farina. . Flavia Amabile

Persone citate: Arben Malaj, Dini, Fino, Klaus Kinkel, Lamberto Dini