«Niente monsignore, è mafioso»

«Niente monsignore/ è mafioso» Il parroco è sott'inchiesta: per colpa sua bloccata la promozione di altri 3 preti «Niente monsignore/ è mafioso» Monreale, il Vaticano congela la nomina di don Salvia PALERMO. La Santa Sede ha momentaneamente congelato la pratica per l'attribuzione dell'onorificenza di «monsignore» a padre Salvatore Salvia, 51 anni, il parroco di Giardinello indagato dalla procura di Palermo per concorso in associazione mafiosa. Padre Salvia è il figlio del campiere dell'arcivescovo di Monreale, Salvatore Cassisa, sotto processo a Palermo per concussione, corruzione, truffa e abuso d'ufficio. Monsignor Cassisa, che ha proposto personalmente al Vaticano la promozione di padre Salvia, avrebbe dovuto comunicare l'approvazione dell'onorificenza nel corso della cerimonia religiosa del Giovedì Santo, quando tutti i sacerdoti della diocesi di Monreale - come è tradizione - si sono radunati con l'arcivescovo per la Messa Solenne celebrata nel Duomo. Non avendo avuto risposta dalla Santa Sede, però, monsignor Cassisa non ha neppure potuto informare i suoi sacerdoti del «congelamento» delle promozioni. Oltre a padre Salvia, infatti, altri tre parroci della diocesi di Monreale sono stati privati dell'agognata onorificenza: don Giuseppe Liberto, parroco di Chiusa Sclafani, don Vincenzo Pizzitola, parroco di Corleone e don Raffaele Speciale, parroco di Terrasini. La pratica degli «aspiranti monsignori», infatti, sarebbe stata unificata e pertanto i tre sfortunati si trovano costretti a condividere il «congelamento» deciso dal Vaticano nei confronti di padre Salvia per evidenti ragioni di prudenza. Il parroco di Giardinello, a fine marzo, ha rischiato l'airesto. I pm De Luca e Principato lo avevano inserito in un'operazione che ha portato hi carcere venti presiuiti mafiosi della zona tra Giardinello e Montelepre. E' stato il gip Tricoli a salvare il sacerdote dalle manette: ritenendo gli elementi raccolti «indiziatiti ma non gravi», il giudice si è rifiutato di firmare il provvedimento di carcerazione. Padre Salvia ò accusato dal pentito Giovanni Mazzola di aver ospitato un mafioso latitante. Lo stesso Mazzola ha raccontato che un manovale di Montelepre, Matteo Blandina, fu assassinato iiell'89 perché aveva commesso mi furto a casa di padre Salvia. Effettivamente, poco prima del delitto, il sacerdote aveva denunciato il furto di im televisore. Ma nessun elemento consente di accusarlo di omicidio: Salvia, infatti, potrebbe essere all'oscuro della rappresaglia. [s. r.] L'arcivescovo di Monreale Salvatore Cassisa, sotto inchiesta per concussione, corruzione e altri reati