«Fatemi vedere il killer di mia figlia»

«Fatemi vedere il killer di mia figlia» La madre di Milena «Fatemi vedere il killer di mia figlia» VERONA. «Voglio vedere in faccia l'assassino di mia i'iglia. Lo voglio io, ma soprattutto lo devo a Milena». Una richiesta che è anche una sfida, un modo per combattere il dolore, quelI la di Gilda Bianchi, la madre di i Milena, che ieri sera, due giorni dopo il funerale della figlia, I ha trovato la forza per affron\ tare un dibattito pubblico, a i Legnago (Verona), sul tema «Donne, frontiere della vita». | L'incontro era promosso dal I Centro italiano femminile, che i aveva rivolto qualche mese fa I l'invito alla signora Bianchi e : all'onorevole Elisa Pozza Tai sca (anche lei presente al dibattito), la deputata che aveva preso a cuore la vicenda della giovane scomparsa nel novembre del '95 in Tunisia, al ritorno da una gita in bicicletta con | un'amica. Gilda Bianchi ha ribadito la sua sfiducia nei confronti degli investigatori tunisini e si è detta convinta che la verità non sia quella uscita ufficialmente dalle indagini. «Ci hanno raccontato una montagna di bugie - ha aggiunto - e probabilmente sapevano tutto, molto tempo fa». «Continueremo a lottare e a cercare la verità - ha aggiunto la donna fra le lacrime - perché le autorità tunisine hanno cercato in tutti i modi di stancarci, di depistarci. L'ultimo tentativo e quello di incolpare un ragazzino, giustificando il tutto come un dglitto passionale, perché Mounir è nato in Francia e questo giustificherebbe il suo temperamento, il gesto. Assurdo». «Come può - si e chiesta infine Gilda Bianchi - aver fatto tutto da solo? E' chiaro che la Tunisia sta cercando di nascondere qualcuno, il vero re: sponsabile del delitto». [Ansai

Persone citate: Elisa Pozza, Gilda Bianchi

Luoghi citati: Francia, Legnago, Tunisia, Verona