«Uno sconto a Brusca Ha indicato i complici» di A. R.

«Uno sconto a Brusca Ha indicato i complici» Omicidio Salvo, requisitoria del pm «Uno sconto a Brusca Ha indicato i complici» PALERMO. La conferma della condanna all'ergastolo per i boss Leoluca Bagarella e Giovanni Scaduto, e la riduzione a 22 anni di reclusione per Inspirante pentito» Giovanni Brusca è stata chiesta dal sostituto procuratore generale Alberto Di Pisa, nel processo d'appello per l'uccisione dell'esattore Ignazio Salvo, assassinato nel settembre del 1992. La riduzione della pena per Brusca, condannato in primo grado all'ergastolo, è stata motivata dall'accusa perche (d'imputato ha reso piena confessione indicando anche i correi ed è quindi meritevole della concessione delle attenuanti generiche». Durante gli interrogatori, sia in fase istruttoria che durante il processo, Brusca ha sostenuto che Ignazio Salvo fu assassinato su ordine del capo di Cosa nostra Totò Riina che aveva deciso di ucciderlo agli inizi degli anni 'HO, durante la guerra di mafia, perché l'esattore era stato «vicino» ai boss perdenti Gaetano Badalamenti (detenuto negli Usa) e Stefano Boutade, assassinato nel 1981. Brusca, che allo stato è ancora considerato dai magistrati, un «dichiarante» aveva aggiunto che Runa «utilizzava» l'esattore per riciclare ingenti somme di denaro del capomafia, fratto di attività illegali, [a. r.]

Persone citate: Alberto Di Pisa, Brusca, Gaetano Badalamenti, Giovanni Brusca, Giovanni Scaduto, Ignazio Salvo, Leoluca Bagarella, Totò Riina

Luoghi citati: Palermo, Usa