La paga? Sesso con le figlie

la paga? Sesso con le figlie la paga? Sesso con le figlie Salerno, offerte dai genitori agli operai NAPOLI. Come ricompensa per i lavori di ristrutturazione dell'abitazione avevano «offerto» le loro due figlie agli operai. E' questo l'aspetto più sconcertante di una sordida storia di abusi sessuali su minori venuta alla luce a Scafati, in provincia di Salerno. Le vittime sono due ragazze che all'epoca dei fatti, nel 1995, avevano 13 e 14 anni. Il padre e la madre, che già sono stati condannati rispettivamente a 10 e a 9 anni di reclusione per violenza sessuale sulle figlie, avrebbero consentito anche a uno zio e a un cugino di abusare delle ragazze. Ieri l'inchiesta condotta dalla procura di Nocera Inferiore si è conclusa con il rinvio a giudizio dei quattro operai - Giovanni Somma, Pasquale e Domenico Caiazzo e Pasquale Ambrosio - e dei due parenti, lo zio Francesco M. e il cugino Gaetano. Sono state alcune insegnanti, con le quali le ragazzine si erano confidate, a consentire alla magistratura di scoprire una serie di abusi consumati, come affermano gli inquirenti, «in una situazione di estremo degrado». Le due sorelle si decisero a parlare nel corso di un dibattito a scuola dopo la proiezio¬ ne del film-dossier «Perché mia figlia?». Raccontarono delle violenze subite da parte del padre e del ruolo della madre che sapeva tutto e taceva. L'uomo fu arrestato il 10 ottobre 1995. Dopo la cattura le ragazze hanno rivelato altri episodi, raccontando in particolare di quando furono coiT-ognate nelle mani dei quattro operai come ,i di scambio per i lavori eseguiti. Ed hanno anche dichiarato di essere state costrette dai genitori a prostituirsi nella roulotte dove la famiglia ha vissuto per qualche tempo. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal gip del tribunale di Nocera Inferiore, Francesco Spena, che ha accolto le richieste del pubblico ministero Giancarlo Russo. Tutte le persone coinvolte nell'inchiesta durante gli interrogatori hanno respinto con fermezza le accuse, ma gli inquirenti ritengono di aver raccolto durante due anni di indagini sufficienti elementi di riscontro sulle responsabilità degli imputati. I genitori, che non compariranno in questo processo, sono stati condannati lo scorso anno dallo stesso tribunale di Nocera. [e. 1. p.]

Persone citate: Domenico Caiazzo, Francesco Spena, Giancarlo Russo

Luoghi citati: Napoli, Nocera Inferiore, Salerno, Scafati