Mastella: noi non obbediamo di Lui. Gra.

Mastella: noi non obbediamo Mastella: noi non obbediamo «Il ccd è invitato dai democratici e non mancherà ali appuntamento» ROMA. Onorevole Mastella, ha sentito Napolitano? Dice che nessun pohtico italiano dovrebbe andare a Tirana «per evitare strumentalizzazioni». Rinuncerà alla visita che ha programmato, come ha già fatto D'Alema? «Ho grande stima per Napolitano, ma non capisco quest'appello. E' la prima volta, a mia memoria, che mi ministro dell'Interno fa considerazioni politiche relative a un altro Paese. E quanto alle strumentalizzazioni, che cosa c'è da strumentalizzare? Che equivoci possono nascere dalla visita mia e di Casmi? No, ribadisco che domani (oggi per il lettore, ndr) saremo a Tirana». Il ministro non potrebbe riferirsi al rischio di presentare una leadership politica italiana divisa? Ogni leader per conto suo in Albania a fare la sua politica? «Nessun equivoco su questo. Io e Casini non andiamo a Tirana come rappresentanti dei Polo, cioè dell'opposizione. Andiamo come ccd, invitati dal partito democratico che è il nostro equivalente albanese, aderente come noi ai Popolari europei». Incontrerete anche i leader istituzionali? «Il presidente Berisha, e probabilmente il premier Fino». Di che cosa parlerete? «Vogliamo contribuire a creare, per facilitare il compito dei nostri soldati quando sbarcheranno, mi feeling fra Italia e Albania che adesso, dopo la tragedia di Otranto, mostra qualche smagliatura. Vogliamo promuovere la collaborazione col popolo albanese per aiutarlo a uscire dal tunnel, e il contributo del ccd è reso più rilevante dal tatto che il nostro voto è diventato decisivo per l'approvazione parlamentare della missione di paci-, non voluta da Bertinotti». Non rischiate di schierarvi? «Al contrario, con la nostra visita puntiamo a sottilineare che l'intervento italiano dovrà rafforzare il governo di unità nazionale in carica in Albania. Senza favorire, rischio che è concreto, mia delle parti, per esempio i socialisti, rispetto all'altra. L'operazione assumerebbe mio stampo neocolonialista, se decidessimo da fuori chi debba governare il Paese. In particolare non si deve permettere che chi ha perso le elezioni (gli ex comiuùsti) si veda riconosciuto il molo di interlocutore privilegiato dell'Italia». A chi riferirete dei vostri colloqui al ritomo? «Al nostro partito, al Parlamento. Se lo vorrà, anche al ministro Napolitano». [lui. gra.]

Persone citate: Berisha, Bertinotti, Casini, D'alema, Mastella, Napolitano

Luoghi citati: Albania, Italia, Otranto, Roma, Tirana