la Spoon River dei fratelli di Do di Gabriele Romagnoli

la Spoon River dei fratelli di Po la Spoon River dei fratelli di Po Sulle «lapidi» undici sconvolgenti storie normali ALLE RADICI DELLA FOLLIA SAN DIEGO DAL NOSTRO INVIATO l.a storia li ricorderà come 39 matti che si sono ammazzati giocando a Star Trek. Cancellerà tutto quello che erano stati prima di allora: violinisti, candidati al Senato, mamme e perfino nonne felici. Li incollerà per sempre alle facce da alieni con cui hanno det- ^ -? « to addio e nessuno saprà ; < mai quanto simili fosse- t ro a ciascuno di noi «prima» e che cosa sia scattato per renderli quello che sono diventati «dopo». Questa «Spoon River sulla Porta del Cielo» è un'antologia di tracce, che portano da una normale vita in America alla scia della cometa HaleBoop. E questi sono quelli che le hanno lasciate. Yvonne McCurdy-Hill Anni 38, da Cincinnati, Ohio. Da 11 anni lavorava alle Poste. Era diventata dirigente. Ha incontrato la setta navigando su Internet con il marito Steve. La suocera, che li osservava alle spalle, ricorda di aver pensato, vedendo la faccia del guru nel computer: «Questo li rovinerà». Lasciarono il lavoro e i cinque figli nel settembre scorso, diretti a Rancho Santa Fe. Lei, per convinzione. Lui, per starle accanto. Tornò indietro a Natale, stanco di Ufo, preghiere e verdure. Non l'ha più vista, finché è apparsa in tv nel video di commiato. Steve ha spento prima che lei finisse di parlare ed è andato dai suoi bambini. Yvonne era stanca di fare la madre. Nell'agosto scorso aveva partorito due gemelli. John Craig Anni 63, da Durango, Colorado. Per chiunque al mondo «Butch Cassidy» è un film con Robert Redford e Paul Newman. Per molti, a Durango, è un film con John Craig. Nella scena dell'assalto al treno è il primo cavaliere ad apparire sullo schermo. Momenti di gloria. Ronald Reagan, dopo aver fatto poco di più, si era comprato un ranch e si era fatto eleggere Presidente degli Stati Uniti. Nel '68 Craig aveva comprato il Wilderness Trails Guest Ranch. Nel '74 si era candidato per i repubblicani nel suo collegio. Aveva perso per venti voti. L'anno seguente aveva salutato la moglie e i sei figli, era diventato Fratello Logan e guidava la carovana all'appuntamento con i dischi volanti. David GeoKrey Moore Anni 41, da Los Gatos, California. Un americano di nome Geoffrey, in onore del poeta inglese Geoffrey Chaucer. Scelta del padre, insegnante di letteratura inglese. La madre, invece, insegnava ai bambini disabili. Geoffrey crebbe dislessico. Si diplomò a fatica. Quando il padre lo chiamò e gli chiese quale università voleva frequentare non rispose e alzò gli occhi al cielo. Due settimane più tardi, a 19 anni, fece fagotto e partì con la setta che aspettava gli Ufo. Midioel Sandoe Anni 26, da Boulder, Colorado. Un soldato, nato per la vita militare. Lu madre Jo Anne ricorda che da bambino giocava sempre e solo alla guerra. Invi- tava gli amici e si sparavano tra di loro. Poi, tutti resuscitavano felici e contenti, mangiavano la torta di mele e ognuno a casa propria. Appena ha potuto, si è arruolato. E' diventato paracadutista. L'hanno mandato nel Golfo, ha sollevato la Tempesta nel Deserto e spazzato via un po' di iracheni. Quando è tornato si è tolto la divisa dell'esercito e ha infilato quella dei figli delle stelle. Gary St. Louis Anni 44, da Coeur d'Alene, Idaho. Una città con un nome cosi e venirne via: ci vuole coraggio. Gary lo trovò il 12 feb¬ braio 1992. Anche allora si lasciò alle spalle un video registrato. Diceva: «Chi mi vede sappia che ho scelto di andare, seguendo il mio padre celeste. Questo mi rende felice. Vivrò nel modo che credo migliore». A inserire la cassetta nel videoregistratore fu la sua fidanzata, Shelly King. Poche settimane prima lui le aveva promesso che l'avrebbe sposata entro l'estate. Raymond Bowers Anni 45, da Jupiter, Florida. Sua sorella ricorda che aveva già partecipato a un convegno della setta 22 anni fa, «perché aveva tendenze spiritualiste». Ma era tornato a casa dopo la conferenza, aveva telefonato a suo fratello Richard, aveva guardato la televisione con la sua giovane moglie e poi era andato a dormire insieme con lei. Tre anni fa Raymond è scom- parso da Jupiter lasciando l'affitto non pagato e tutte le sue cose sparse nelle stanze disordinate. Suo fratello era morto nel '92. Sua moglie se n'era andata l'anno seguente. Margaret Riditer Anni 46, da Oroville, California. Un genio. Laurea in informatica a Berkeley in tre anni. Esperta di matematica e di lingue straniere. Si sposò nel '72. Il matrimonio durò tre anni. Quando il marito la lasciò, andò a perfezionarsi con i computer alla Ucla di Los Angeles. Nessuno della famiglia la vide più. Nessuno al mondo parlò più con lei, se non attraverso lo schermo. Margaret Bull Anni 53, da Ellesburg, Washington. All'età di anni 18 fu eletta «Principessa del rodeo» nella sua città, dove molti la corteggiavano. Poi andò all'università a Washington, divenne un'insegnante di spagnolo, si sistemò in una bella casa con il giardino. Nessuno le chiese più di spartire il futuro. All'età di quarantanni seguì il Capitano Matto, e le sue regole che imponevano la castità assoluta. Darwin Johnson Anni 42, da Orem, Utah. Suonava in un complesso chiamato Dharma Combat. Il manager David Fratt assicura che avevano un discreto successo, nei club sparsi tra deserti e canyon. Darwin scriveva i testi del gruppo. Parlavano tutti di alieni e di morte. Poi, un anno fa, ha smesso di scrivere e suonare. Aveva trovato un guru musicista che gli garantiva la possibilità di incontrare gli alieni o, quanto meno, la morte. Gail Maoder Anni 28, da Sag Harbor, New York. Sua madre Alice ricorda che, fin da bambina, Gail aveva il terrore di morire. Si svegliava di notte urlando cose come: «Tutto quel buio, tutta quell'eternità!». Per avere più luce si era trasferita in California con il fidanzato e aveva aperto un negozio. Poi il fidanzato l'aveva lasciata e il negozio era fallito. Erano tornate le paure della notte, finché era arrivato in California un signore dai capelli d'argento e le aveva garantito che morire significa soltanto lasciare un corpo imperfetto per uno migliore. Mister Nobody Anni 50, da New York. Con una patente rilasciata in Arizona e un passaporto marcato Los Angeles. Identità non comunicata, perché né a New York, né in Arizona, né a Los Angeles è stato possibile individuare qualcuno a cui annunciare che era morto, perché in mezzo secolo ha attraversato l'America senza lasciare mezzo rimpianto. Gabriele Romagnoli