Indagati per lo scherzo

Indagati per lo scherzo Indagati per lo scherzo «Arrivano 400profughi» Caccia ai burloni di Vercelli TORINO. Turbativa dell'ordine pubblico: è una delle accuse ipotizzate per gli autori (al momento sconosciuti) della burla ai danni della prefettura di Vercelli e di sette comuni della zona, che per alcune ore hanno temuto di dover organizzare un servizio di accoglienza per i profughi. La vicenda è quella di una comunicazione, inviata via fax, su carta intestata della prefettura di Vercelli, ai sindaci di sette comuni (Borgosesia, Valduggia, Quarona, Scopello, Alagna, Serravalle e Cravagliana) per avvisarli dell'arrivo di quattrocento albanesi nella giornata di oggi, 1° aprile, giornata istituzionalmente dedicata a scherzi e burle. Tutto ben architettato e, soprattutto, molto credibile in questo periodo in cui le notizie sui profughi sono confuse. Notizia falsa, è un pesce d'aprile in piena regola, è stata la secca risposta della prefettura ai sindaci che, preoccupati, si erano precipitati al telefono per chiedere informazioni. «Soltanto esaminando bene il documento - ha spiegato il sindaco di Scopello, Luigino Balaudo - ci si poteva rendere conto che era una burla. Albanesi nella provincia di Vercelli ne erano già arrivati in passato. Il nostro allarme era comprensibile. La Digos ha comunque sequestrato tutti i faxburla nella speranza di riuscire a risalire agli autori». [Agii

Persone citate: Alagna, Luigino Balaudo, Scopello

Luoghi citati: Cravagliana, Quarona, Scopello, Serravalle, Torino, Valduggia, Vercelli