CAPORETTO DI UNA CLASSE DIRIGENTE di Gianni VattimoEdmondo Berselli

Bufera sul blitz del leader del Polo a Brindisi. Nel naufragio 83 vittime, tolti i segreti militari CAPORETTO DI UNA CLASSE DIRIGENTE TRISTEZZA, rabbia,indignazione: ecco i sentimenti che proviamo davanti alla tragedia consumatasi l'altra notte nel Canale d'Otranto; ma ormai questi sentimenti finiscono per scomparire di fronte allo sconforto e alla vera e propria disperazione suscitata dallo spettacolo indecente che la nostra classe dirigente ha dato di sé in tutta la vicenda. Gli estremi limiti del decoro sono stati raggiunti e superati, la sera di Pasqua, dai singhiozzi di Silvio Berlusconi in visita ai naufraghi, amplificati e ritrasmessi su tutti i canali della tv. Il cavaliere, come in tante altre cose, non fa che esprimere ed esaltare i vizi peggiori di tutti i politici italiani. Ma qui si è distinto nell'utilizzo massimo dell'albanese, mentre fino a ieri i suoi sodali politici si erano limitati a sfruttarne l'immagine di spaventoso babau, immigrato clandestino predestinato al crimine, allo spaccio, alla prostituzione. Ma ben prima del viaggio a Brindisi del cavaliere, quasi tutto ciò che i politici, di governo e di opposizione, hanno fatto e detto negli ultimi giorni di fronte alla strage del Canale d'Otranto può essere solo definito indecente. Neppure le lacrime di Berlusconi, probabilmente, sono finte; così non vogliamo immaginare che ci sia necessariamente della malafede negli atteggiamenti degli uomini del governo che hanno reagito in modo così maldestro, latitante, incerto e perciò tanto più pericolosamente irresponsabile, ai problemi posti dell'esodo di Gianni Vattimo CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA POLITICA E LACRIME // Cavaliere ruba la scena ai buonisti di Edmondo Berselli A PAG. 3

Persone citate: Berlusconi, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Brindisi, Otranto