La Buy e Luca Zingaretti in «Separazione» diKempinski

AMORE A DISTANZA AMORE A DISTANZA La Buy e Luca Zingaretti in «Separazione» diKempinski AMORE telefonico, corteggiamento intercontinentale per un lui affetto da «agorafobia» e una lei nevrotica. Detta in sintesi, ecco la trama di «Separazione», commedia di Tom Kempinski, in scena all'Erba dall'I al 6 aprile, nell'interpretazione di Margherita Buy e Luca Zingaretti. Lo spettacolo, diretto da Patrick Rossi Gastaldi, segna il ritorno sul palcoscenico della Buy, dopo cinque anni di full-immersion cinematografica. La rinnovata attrazione fatale per le scene è connessa - spiega l'attrice (che, d'altronde, si è formata proprio all'Accademia di Arte Drammatica) - con la scelta di un testo stimolante, oltreché con la possibilità di lavorare insieme ad un gruppo di amici. «Prima di arrivare a questa commedia di Kempinski, vista per caso a Parigi, ne abbiamo esaminate tante, ma solo questa ci è parsa perfetta», spiega la Buy. Un equilibrato e incessante rimbalzo di battute coinvolge i due protagonisti, in piena sintonia con le peculiarità espressive di Buy e Zingaretti. Lui è Joe, un comme- .1 fianco Margherita Buy Nelle foto sotto a sinistra la scrittrice Marguerite Yourcenar, a destra Pamela Prati eliografo inglese nevrotico, che reagisce a una crisi di creatività rintanandosi in casa a guardare la tv e a rimpinzarsi di ciM in scatola. Lei, Sarah, un'avvenente attrice newyorkese, è afflitta, malgrado la sua verve dinamica, da una patologia nervosa che la costringe ad adoperare, talvolta, le grucce. Accade che la donna decida di mettere in scena una commedia di Joe: inizia così un incessante rapporto telefonico fra i due, una sorta di liaison via cavo, attraverso i continenti. Finché l'intraprendente Sarah decide di attraversare l'Atlantico per incontrare l'uomo la cui voce e la cui confidenza esercitano su di lei un'innegabile attrazione. A questo punto, accade l'imprevedibile: Joe, preso dal panico, la rispedisce bruscamente a casa. Nonostante l'incidente, i due decideranno, alla fine, di provare a vivere insieme: segno che la volontà di amare può sconfiggere la paura di vivere. Lieto fine, dunque, per questa commedia che Kempinski, ex attore inglese poi convertitosi alla drammaturgia (tra i suoi lavori,

Luoghi citati: Erba, Parigi