OLIVER SACKS E L'UOMO CHE NON VEDE I COLORI

OLIVER SACKS E L'UOMO CHE NON VEDE I COLORI OLIVER SACKS E L'UOMO CHE NON VEDE I COLORI Una rara malattia nelle isole del Pacifico NEW YORK I può leggere un libro scientifico come si leggerebbe una favola moderna? E si può amarlo come si amerebbe un romanzo? Quando a scriverlo è Oliver Sacks, un uomo di sessantaquattro anni che ne dimostra otto, certo che sì. Che abbiamo oltrepassato lo specchio di Alice e ci troviamo nel mondo dello scrittore che ci ha sedotto con Risvegli, cullato con L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello, e accompagnato sul sentiero delle meraviglie con Un antropologo su Marte (tutti pubblicati da Adelphi) è chiaro fin dall'ingresso del palazzo decò nel Greenwich Village dove Sacks riceve i suoi pazienti quando non è al Beth Abraham, l'ospedale psichiatrico nel Bronx in cui esercita da trent'anni. Persino il portiere sembra uscito da un suo libro. E quando di sopra, nello studio pieno di sole al primo piano, con i suoi libri allineati sul camino, si viene accolti da due giovani assistenti pieni di insolite premure, si ha definitivamente l'impressione che la diabolica metropoli là fuori, oltre Oliver Sacks visto da Loredano «L'isola dei senza colore» uscirà tra un mese L'ISOLA DEI SENZA COLORE Oliver Sacks Traduzione Isabella Blum Adelphi pp. 341, L 34.000 Incontro al Village con lo scrittore neurologo che verrà in Italia per il suo nuovo libro di «casi clinici» c una trasmissione tv Stevenson

Persone citate: Beth Abraham, Isabella Blum, Oliver Sacks, Sacks, Stevenson

Luoghi citati: Adelphi, Greenwich, Italia, New York