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Accusalo di una scappatella i tifosi lo perdonano Napoli, applausi per il calciatore «play-boy» Accusalo di una scappatella i tifosi lo perdonano NAPOLI. Alla fine, lo hanno perdonato. Quando ha fatto il suo ingresso nello stadio «Enzo Mazzella», dagli spalti è scattato l'applauso che ha siglato la pace tra i tifosi ed il centrocampista della loro squadra del cuore, l'Ischia. Sospettato di una presunta scappatella amorosa, «denunciato» ai dirigenti da un fan gialloblù che lo aveva visto abbandonare il ritiro alla vigilia della partita, Luigi Liguori, 26 anni, sposato e padre di un bambino, è stato suo malgrado al centro di un caso a metà tra passione calcistica e cronaca rosa. Risultato? Il calciatore è finito sulla prima pagina del quotidiano locale «Il Golfo», è diventato l'argomento principale delle chiacchiere da bar che lo volevano nell'ordine sospeso, multato, cacciato via, ed ha spiazzato tutti scendendo sul terreno di gioco al secondo tempo di Ischia-Gualdo, serie CI, girone B, e contribuendo alla vittoria per 1-0. A voler leggere tra le righe, il «giallo» del giocatore che ha mollato i compagni per un quarto d'ora di libertà, è forse frutto della mentalità bacchettona di un tifoso che stando ai bene informati - si sarebbe trasformato in detective pur di cogliere sul fatto il campione. La storia è poi diventata di dominio pubblico quando ieri mattina «Il Golfo» ha pubblicato ima notizia dell'ultim'ora: «Luigi Liguori "evade" dal ritiro e si apparta con ima ragazza nel parcheggio della Pretura. I tifosi lo scoprono e chiamano D'Abundo che lo pesca sul fatto». D'Abundo è l'amministratore delegato della società, lo stesso che ieri ha tjmquilhzzato tutti, e per primo il centrocampista: «Non abbiamo alcuna intenzione di prendere provvedimenti disciplinari per un semplice colloquio con un'amica». Il risultato della partita disputata con il Gualdo, gli ha dato ragione. Convocato dal tecnico Pietro Cucchi, Liguori è sceso in campo nel secondo tempo e ha dato il suo contributo alla quinta vittoria consecutiva, dopo l'applauso che ha rotto il ghiaccio con la tifoseria. [m. ci