Strasburgo capitale anti-Le Pen

In centomila sfilano «contro tutti i fascismi» mentre si apriva il Congresso del Front National In centomila sfilano «contro tutti i fascismi» mentre si apriva il Congresso del Front National Strasburgo capitale anti-Le Pen //più grande corteo della gauche da 20 anni PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' la più grande manifestazione contro l'estrema destra che la Francia ricordi negli ultimi vent'anni. Cinquantamila - almeno il doppio, secondo gli organizzatori - in piazza a Strasburgo per scandire insieme «no pasaran», «Giustizia e Libertà», «Liberate gli animali, nello zoo mettiamoci Le Pen e Brigitte Bardot» mentre il Front National apre proprio nel capoluogo alsaziano il suo decimo congresso dicendosi «pronto a governare il Paese» e il suo leader arringa la platea con l'abituale charme: «Francesi di ogni razza, religioni), colore, non abbiate paura. Chi ci addita come un pericolo vi inganna. Siamo noi, casomai, a difendervi dai pericoli». Non sono mancati gli incidenti. Vetrine in frantumi, 200 anarchici incappucciati che lanciano sampetrini contro i «crs» ferendone alcuni, cariche della polizia. Ma pur nella loro gravità rimangono fenomeni marginali. L'happening di ieri suona la carica contro l'ormai resistibile ascesa Fn. Alle Comunali '95, Le Pen conquistò tre città - Tolone, Grange, Malignane - senza colpo ferire. Ma la quarta, Vitrolles, doveva essergli fatale. Aggiudicatasela nelle suppletive del 2 febbraio scorso, vede da allora moltiplicarsi iniziative e mobilitazioni popolari contro la xenofobia e il razzismo di cui il Front National si vuole il campione. E in neppure due mesi, miracolo: Marianne sembra uscire dal torpore e il défilé anziché i «soliti noti» raccoglie folla record. C'erano ampie delegazioni svizzere, tedesche, inglesi a sottolineare il carattere europeo di una protesta «contro tutti i fascismi, vecchi e nuovi». Dei primi, Strasburgo porta ancora le cicatrici. La bandiera con la svastica issata provocatoriamente ieri mattina in centro città voleva ricordare i 4 anni di annessione nazista, e la corona di fiori deposta alla sinagoga il rogo che la distrusse mezzo secolo fa. Sfilano i ragazzi di «Sos racisme», la Gauche, i sindacati, le comunità ecclesiali cittadine (l'antilepenismo è ecumenico: cattolici e protestanti alsaziani firmavano un volantino comune), delegazioni venute dalla Francia intera con il Treno della Libertà o con mezzi propri e forte presenza delle «zone occupate» ove il Fn detta legge. Tra i vip, il segretario socialista Lionel Jospin, il pcf Robert Hue e Catherine Trautmann, il sindaco. Ma anche Jane Birkin, Patrick Bruel - il cantante più amato dalle ragazzine -, intellettuali come Marek Halter. Più- difendendo il suo diritto ad esprimerle, Salman Rushdie e Salema Nasreen hanno preso posizione contro le tesi di Le Pen ma senza partecipare (per motivi di sicurezza) alla marcia. Latitante anche la Destra. I suoi esponenti di rilievo nazionale non hanno ritenuto opportuno un embrassonsnous con i rivali storici. E la mini-dimostrazione autarchica mattutina di esponenti locali gollisti e udf che intendevano prendere le distanze da Le Pen senza ridurre quelle che le separano dalla Sinistra ha raccolto 150 pei-sone appena. Nel loro bunker del Palazzo Congressi, i militanti del Front National, i loro dirigenti e gli ospiti (presente anche una delegazione rautiana) hanno fatto l'impossibile per spezza¬ re l'isolamento che li circonda mostrandosi sereni, rassicuratoli o tutt'al più indifferenti. Jean-Marie Le Pen ha preso la parola per pochi attimi. Ineffabile regista della suspense, si riserva d'intervenire con ampiezza domani pomeriggio a conclusione del dibattito. Ma il tema congressuale - la Grande Alternativa ovvero la vocazione a divenire forza di governo sin dall'anno prossimo (o prima: il Front National non esclude Legislative anticipate) - lascia presagire un discorso innovativo. Fin da ieri, tuttavia, Jean-Marie Le Pen ne ha anticipato il leit-motiv: fiducia. Il Fronte Nazionale difende «la democrazia», anzi ne rappresenta il baluardo contro i partiti che vorrebbero limitare «le libertà pubbliche» (per esempio rafforzando le leggi che rendono perseguibui le affermazioni a carattere razzista o discriminatorio). E il suo leader giunge a citare Giovanni Paolo II. «"Non abbiate paura", dico con il Papa ai Francesi. Qualunque sia la loro razza o religione, il loro colore o le loro opinioni, sappiano che non hanno nulla da temere da noi. Piuttosto, tutto da sperare». Ma il Fn annuncia di voler presentare un referendum per cambiare la Costituzione ed inserirvi una discriminazione, per il diritto al lavoro ed i servizi, fra francesi e stranieri. A parte questo particolare, sia pure di carattere tattico e opportunista, la spettacolare inversione di temi e linguaggio colpisce. Le Pen vorrebbe ormai reclutare a 360 gradi elettori che finora cercava prevalentemente in certe fasce sociali, geografiche o d'età. «Continuiamo la nostra grandiosa ascensione che ritmano i tamburi di quanti presumono di combatterci» proclama Bruno Gollnisch. Il suo rivale interno, Mégret, non gli è inferiore nell'iperbole: «L'immensa maggioranza dei nostri connazionali è già conquistata dalle idee di Jean-Marie Le Pen». Non resta dunque che «mettersi in ordine di battaglia». E «vincere». Enrico Benedetto In prima fila i leader ps e pcf, e il sindaco Latitanti i politici gaullisti e dell'Udf Duecento anarchici hanno attaccato la polizia ferendo alcuni agenti IL WEEKEND AKTILEPENISTA Oltre al corteo sfilato ieri pomeriggio nel centro di Strasburgo, numerose altre manifestazioni sono state organizzate in questi giorni nella citta francese. Eccone alcune: Ieri alle ore 20. «La Resistenza in Europa», tavola rotonda con Gerard Paquet, Jean Viard, Alain Bri ve, Jean-Pierre Thorn e Farid Berla. Ieri dalle 20 a mezzanotte. Grande balio. Alle 20.30. Serata operistica. Dalle 21 alle 23. Incontro con studenti ebrei francesi sul tema: «Storie di vita: razzismo e integrazione». Oggi alle 9.30. Incontro organizzato dal centro «Cultura e libertà». Alle 14. Spettacolo musicale hip-hop. Alle 18. Festa rock. Domani a partire dalle ore 18. Grande pique-nique. Alle 15. Apertura dell'«Anno Europeo contro il razzismo». Da ieri fino a domani. Tutte le sere, performances di vari gruppi di animazione stradale. Per tre giorni da mezzanotte alle 8 del mattino. Concerti presso la «Latteria Artefad». La grande marcia che è sfilata ieri nel centro di Strasburgo. Nella foto piccola, Jean-Mane Le Pen

Luoghi citati: Europa, Francia, Marianne, Parigi, Strasburgo, Tolone