Il Polo corteggia Dini: vieni con noi
Sulla manovra «solidarietà» dell'opposizione agli industriali. Critiche severe anche dal Vaticano Sulla manovra «solidarietà» dell'opposizione agli industriali. Critiche severe anche dal Vaticano Il Polo corteggia Pini; vieni con noi Ma Prodi è ottimista: «Stiamo ricostruendo l'Italia» ROMA. Prodi resta fiducioso, anche sotto il fuoco di sbarramento della Confindustria e le pesanti critiche del suo «alleato» Dini innescate dalla manovra correttiva di 15.500 miliardi. E dalla provincia emiliana, reduce dal pranzo della vigilia pasquale con famiglia e parenti, lancia un messaggio rassicurante: «E' una Pasqua piena di polemiche e di tensioni. Però in fondo è una bella Pasqua per il Paese che adagio adagio ricostruisce la propria identità e sa affrontare i problemi interni e anche quelli internazionali in un modo nuovo». Decisamente meno fiducioso suona invece un commento dell'«Osservatore romano» che prende lo spunto dalle polemiche di D'Alema, Bertinotti e Cofferati per esprimere un'analisi preoccupata sulla «variegata maggioranza» che guida il Paese. Rifacendosi all'ultima polemica fra il leader del Pds e quello di Rifondazione sull'ipotesi di nuove elezioni e di una rottura del patto elettorale che ha legato la sinistra, il giornale vaticano scrive pungente che «è difficile comprendere il volto della variegata maggioranza: d'accordo il giorno prima nel dare il consenso a misure forse necessarie ma certamente pesanti per le famiglie italiane, si scontra il giorno dopo. Ma sarà poi tutto vero?». Insomma, avanza il dubbio che si tratti quasi d'un gioco delle parti. Quanto al leader della Cgil che parlando della manifestazione di una settimana fa sul lavoro aveva detto «non è stata uno scherzo», ^(Osservatore romano» scrive piccato che Cofferati «dimentica» che a quella manifestazione «ha partecipato il leader del maggior partito di go¬ verno e che proprio al governo attuale ha fornito più di un ministro». L'opposizione del Polo coglie invece nelle affermazioni di aperto dissenso espresse da Dini, lo spunto per bersagliare il governo Prodi e «corteggiare» il leader di Rinnovamento italiano. Inneggia infatti al «coraggio» del ministro degli Esteri il segretario del ccd, Pier Ferdinando Casini, che nell'occasione bacchetta invece il ppi. «Che tristezza i popolari, Dini ha dimostrato di essere più coraggioso di loro» afferma Casini che riconosce al n. 1 di Rinnovamento italiano di essere diventato «il punto focale» della vicenda politica. Ma Casini evidenzia anche il rischio che Dini non assuma «da solo» la responsabilità di dissociarsi dal governo dell'Ulivo. E di qui par¬ te il suo forte incitamento ai popolari perché stringano un'intesa con Dini per far nascere «una alternativa alla coalizione con Bertinotti». E' lo stesso invito a «dissociarsi adesso» dal governo lo rivolge anche il segretario del cdu, Rocco Buttiglione, con destinatari Dini, Marini e anche Ciampi. Perché, sostiene Buttiglione, «da questa vicenda il centro dell'Uli¬ vo è uscito umiliato, politicamente annientato». E la causa, afferma il leader del cdu, è l'incapacità, la mancanza di coraggio di Prodi a far ragionare Bertinotti. Anche Forza Italia, per bocca di Antonio Martino, si mostra comprensiva con Dini, per il quale «deve essere stato difficile approvare quest'ultima manovra del governo». Ma, per Marti- no, ormai si sta avvicinando la resa dei conti: «Dini ha detto di concedersi come termine massimo la Finanziaria. Vedremo allora quale sarà il suo atteggiamento e come saprà trarre le conseguenze di quanto deciso dal governo». Più diffidente ò invece An che con Adolfo Ui-so invita gli alleati del centro-destra «a non ascoltare le promesse da marinaio di D'Alema o il canto da "sirena" di Dini» perché cercano solo di rinviare il nodo rappresentato da Bertinotti. Insomma, è assurdo «ipotizzare maggioranze variabili» perché l'unica via d'uscita per il Polo resta cambiare il governo. E dal centro-destra arrivano anche numerose attenzioni alla protesta degli imprenditori. Gasparri e Urso, per An, asseriscono che con loro «la convergenza è uei fatti», pur senza confusione di ruoli. E anche Casini esprime «solidarietà» agli industriali, la cui protesta, secondo Saverio Vertone, indipendente di FI, «è sacrosanta, giusta ma tardiva», perché gli imprenditori avrebbero dovuto «puntare prima i piedi». [r. r.] proble intervo». ucioso to del che olemi e Cofanalisi riegata Paese. lemica ello di di nuoura del gato la schiantMuore PasettVICENZA. Il deputato di An Nmorto l'altra notte in un inciSerenissima all'altezza di Moncari, 31 anni, pure veronese, cche era alla guida, ha perso il di sonno. Messaggi di cordogl o tato Art anni, di Verona, è ntre percorreva la ui Alessandra Vac. Il parlamentare, forse per un colpo o politico, [r. i.] viare il nodo raBertinotti. Insom«ipotizzare magbili» perché l'unper il Polo restaverno. E dal centro-anche numeroseprotesta degli imsparri e Urso, peno che con loro è uei fatti», pur sdi ruoli. E anche«solidarietà» agcui protesta, sVertone, indipe Franco Marini (a sinistra) «Nelle grand città per noi sarà dura». Massimo D'Alema (a destra)
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