Sull'Ufo con il Capitano pazzo

Sull'Ufo con il Capitano pano Sull'Ufo con il Capitano pano II guru morente che ha voluto portare tutti con sé RANCHO DE SANTA FE DAL NOSTRO INVIATO Vengono a salutarci uno dopo l'altro (tutti tranne uno) i 39 angeli suicidi che volevano bussare alla «Porta del Paradiso», come si chiamava la loro setta. Nei video registrati poco prima di morire e spediti a un prete nel Michigan e a un ex adepto a Los Angeles, appaiono in coppia. Sono seduti su seggiole di plastica bianca, nel giardino della villa. Simili negli abiti e nelle capigliature minimali, nelle espressioni gentili di chi vorrebbe andarsene in punta di piedi, senza disturbare, ma all'ultimo distante decide di accendere la luce e dare una spiegazione a chi resta. Ci sono ragazzi di 25 anni e una signora di 72, ma si assomigliano. Dicono cose come: «Ora finalmente risolverò tutti i problemi, lascerò il mio corpo per un veicolo che mi porterà più lontano». Uno afferma: «Quelli di Waco e del Tempio solare non erano pazzi, è tempo che anche noi mettiamo in pratica quello che abbiamo imparato». Un altro prevede: «Ci derideranno, ma non è un problema: noi lasciamo questo mondo orrendo per un luogo migliore, dove anche noi saremo migliori». Alla fine riappaiono tutti, vestiti per morire: le Nike nere del più funereo spot involontario, i pantaloni larghi e neri, le Tshirt extra-large nere, con un triangolo colorato applicato alla manica. Sorridono e scherzano facendosi coraggio: sembrano l'equipaggio di Star Trek che ha deciso di uscùe dall'orbita e perdersi nello spazio. Si abbracciano un'ultima volta, dicono: «Thank you» e scompaiono per sempre. L'ultima immagine prima dello schermo nero è quella del Capitano Pazzo. Ha i capelli come una calotta d'argento e le orecchie grandi. Si chiama Marshall Herff Applewhite. E' nato 65 anni fa in Texas. Che il luogo d'origine della sua famiglia si chiami Corpus Christi non deve stupire: in questa storia c'è anche lo scopritore dei cadaveri di cognome D'Angelo e il tenente della polizia di San Diego, Don Crist. Il padre di Marshall è un ministro di culto presbiteriano. Vorrebbe che il figlio lo imitasse, ma il ragazzo va matto per la musica. Si diploma professore nel '69 a Boulder, Colorado. Canta in due musical: «Oklahoma» e «South Pacific». Si sposa, ha due figli e si trasferisce in Alabama. Nel '71 dà una prima scossa alla sua esistenza: divorzia dalla moglie e va in Texas, a Houston, dove si fa apprezzare come direttore del coro nella chiesa episcopale. Nel '72, il corto circuito. Ha un attacco di cuore, niente di grave. Ma quando si risveglia, in ospedale, al suo fianco c'è l'infermiera Bonnie Lu Nettles, che gli sistema per sempre il cuore e il cervello. Lei ha quattro anni più di lui, è appassionata di astrologia, ufologia e dottrine esoteriche. Gli spiega che è stato protagonista di un miracolo: il suo cuore si è fermato, lui è andato nell'altro mondo, poi è rientrato, ma trasformato in una persona diversa e più evo¬ luta intellettualmente. Quando esce dall'ospedale, Marshall Applewhite è effettivamente un altro uomo: un profeta di nome Bo che gira l'America dell'Ovest in coppia con la compagna ribattezzata Peep (ma qualche volta si presentano con la variante Winnie, lui, e Pooh lei o, più semplicemente «I Due») cercando di fare proseliti per un nuovo movimento e un nuovo salvifico credo. Il movimento si chiama Human Individuai Metamorphosis. Il credo promette ai seguaci che gli Ufo li renderanno immortali e che i Due moriranno e risorgeranno mentre la Terra sarà distrutta da un terremoto. Nei testi che diffondono, l'incontro tra l'infartuato Marshall e la sua infermiera Bonnie Lu diventa «la discesa sulla Terra di due alieni del Regno del Paradiso incarnati in forme umane per trasmettere il messaggio». E' quello che fanno, senza sosta e con alterne fortune. Nel '74 a Harlingen, Texas, vengono arrestati per furto di carte di credito e di un'auto («donazione di un seguace», si giustifica Bo, detto anche il Capitano). L'hanno seguente, a Waldport, Oregon, un trionfo: venti persone di quel paesino mollano tutto e li seguono alla ricerca della nave spaziale che li porterà in salvo. Vendono i loro beni e affidano i figli agli amici, sedotti dalla musica del Capitano. L'avvenimento finisce sulla copertina del New York Times Magazine e il regista Gary Sherman gira un film dal titolo «Mysterious Two», dedicato agli alieni venuti dal Texas. La carovana arriva fino al Colorado, dove e fissato l'appuntamento con gli Ufo e qui i Due scompaiono con gli averi dei seguaci. Questi pensano che siano andati a morire e risorgere e li aspettano per qualche mese, poi capiscono e tornano a casa dai loro bambini. A morire e risorgere è il movimento dei Due. Quando rinasce, negli Anni Ottanta, si chiama Heaven's Gate, la Porta del Pa¬ radiso e i Due sono diventati Do (in omaggio ai trascorsi musicali) e Ti. Quel che non cambia è il messaggio: gli alieni verranno a prenderci, lasceremo questo veicolo che è il nostro corpo per salire su un altro, più confortevole, che ci condurrà a una dimensione superiore. Nei testi pubblici si afferma che questa separazione avverrà in modo naturale, quando dal cielo giungerà «il segnale» e che il suicidio non è previsto, ma tutti i culti balordi professano queste ipocrisie e sanno i pianeti quando il leader si sveglierà con la luna storta e cambierà qualche dogma, organizzando comitive per l'aldilà. Nel 1985 Do resta solo. Ti, l'astrale infermiera, muore di cancro al fegato, secondo i medici. Per il centinaio di adepti che la veneravano, ha trasferito l'anima in un altro contenitore, su un pianeta lontano. Per qualche anno il Capitano Do predica con meno enfasi. Il reclutamento è lento, le manifestazioni pubbliche del gruppo sono rare: si ricorda solo l'apparizione festante di qualcuno di loro a Los Angeles dopo il terremoto del '94 con cartelli recanti la scritta «Noi l'avevamo detto». La scossa tellurica è un'iniezione di fiducia nel futuro. Do riprende a fare conferenze pubbliche. Heaven's Gate lancia i suoi proclami su Internet. Su questo fatto si ascoltano ora molte assurdità, come se il rischio fosse il mezzo e non il messaggio. La verità è che anche l'enorme potere di diffusione della rete telematica conquista ben poche anime alla causa: meno dì cen- to, quando negli Anni Settanta, predicando nelle praterie su un'auto rubata, i Due ne avevano aggregate più di mille. 1 nuovi seguaci sono però diversi da quelli di vent'anni fa. Sono gli abitanti del mondo virtuale: solitari, senza famiglia, silenziosi, riflessivi, pronti a ogni esperienza. Sono i cadaveri senza volto ritrovati nella villa di Rancho Santa Fe, sono i volti senza nome ascoltati nel videotestamento. A loro il Capitano stanco, senza più compagna di navigazione né bussola per orientarsi, dice che hanno una sola possibilità di salvezza: seguirlo nel viaggio per l'altro mondo. Il suo secondo, Fratello Logan, che i vicini descrivono come uno della famiglia Addanis, conferma annuendo gravemente. Poveri gli adepti di una setta quando l'ala della vecchiaia e della morte sfiora il guru, come accadde per Jo di Mambro e i seguaci del Tempio Solare. L'ex direttore del coro episcopale di Houston intona un requiem e i coristi, obbedienti nelle loro divise nere, gli vanno dietro, seguendo il tempo con il dondolìo delle loro teste rasate. Una sinfonia terminale che dura tre giorni, poi il grande silenzio. Adesso che bisogna riempirlo di parole, gli esperti, rimbalzando dalla Abc alla Cnn, dicono che Marshall Applewhite era un uomo con disturbi mentali, un paranoide, gli altri trentotto, invece, dei deboli, persone in buona fede, che cercavano nello spiritualismo una ragione di vita, un lampo di felicità che non avevano mai incontrato attraversando il mondo. Hanno scelto di lasciarlo, il mondo, partendo da un luogo che è davvero la porta del paradiso: a pochi minuti avevano un posto chiamato Linea del Cielo (e i nomi contano, nelle storie); avevano Del Mar dove c'è la miglior scuola di mongolfiere d'America e un capitano savio che ha fatto il Vietnam e adesso solleva palloni per guardare il mondo dall'alto; avevano l'oceano con le sue possibilità e la spiaggia nascosta come un segreto sotto le sue ultime onde. Perché non è stato possibile essere felici, qui? Gabriele Romagnoli L'allarme dello scopritore della cometa Hale-Bopp: «Ne ho già sentite di tutti i colorì, le voci apocalittiche si stanno moltiplicando» Musicista fallito ebbe una crisi mistica dopo un lieve infarto L'infermiera (sua futura moglie) gli spiegò che era diventato un extraterrestre Nel 75 il santone raccolse altri fedeli nel Colorado promettendo di portarli su un'astronave Invece scappò con i loro soldi

Persone citate: Christi, D'angelo, Fratello Logan, Gabriele Romagnoli, Gary Sherman, Hale, Marshall Applewhite, Marshall Herff Applewhite