Scandalo Eumit Occhetto indagato

Scandalo Eumit Occhetto indagato Dieci miliardi alle casse del pei Scandalo Eumit Occhetto indagato TORINO. Una deema di miliardi. E' la somma che, secondo il pm Gian Giacomo Sandrelli, uscì illegittnnamente dalle casse della «Eumit», società di importexport di materiali ferrosi, e finì nelle casse dell'allora Pei attraverso una banca dell'ex Ddr, la Deutsche Handels Bank. La società (inglobata in Intereurotrade e successivamente messa in liquidazione), secondo l'accusa, sarebbe finita in rosso perché Brenno Ramazzotti, funzionario del Pei, consigliere d'amministrazione e detentore fiduciario delle quote dell'Eumit, ne dissipò i beni accreditando al partito somme enormi e mgiustificate. Per il pm, Achille Occhetto fu «istigatore» di Ramazzotti. Per questo lo ha iscritto sul registro degli indagati, insieme all'ex tesoriere di partito Renato Pollini, per bancarotta impropria. Già archiviato a Milano dal pm Paolo Ielo, il fascicolo sull'Eumit ruota, a Torino, intorno all'ipotesi d'accusa di falso in bilancio. Sandrelli ha già chiesto il rinvio a giudizio degli amministratori torinesi della società: il presidente Regis, i sindaci Bronzo, Schiavio e Accornero (presidente del Salone del libro), e il consigliere Ramazzotti. Per Occhetto e Pollini, invece, l'inchiesta è in fase di indagini preliminari. Sulla società, più volte oggetto di memoriali di Bettino Craxi, l'ex leader del garofano sarà sentito come teste. Il pm ha ottenuto parere favorevole dal gip per l'incidente probatorio, e attende il via libera dalle autorità tunisine, [g. fav.l

Luoghi citati: Ddr, Milano, Torino