« Resistenza fiscale sul Tfr »

Resistenza fiscale sul Tfr LA RIVOLTA DEL NORD-EST « Resistenza fiscale sul Tfr » La Life: referendum nelle fabbriche ACONEGLIANO LLA domanda: «Come avete deciso di comportarvi per il pagamento dell'anticipo sul Tfr?», risponde con un'altra domanda. Ed è una risposta chiarissima: «Scusi, ma secondo lei uno che già non paga lei, Tassa per la Camera di commercio ed Eurotassa e che non si è messo in regola con la legge 626 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, come si dovrebbe comportare? Se i miei operai saranno d'accordo, perché i soldi sono loro, è chiaro che non pagherò». Fabio Padovan, azienda con 100 dipendenti alle spalle, è il fondatore del Life (l'organizzazione degli imprenditori in lotta contro il fisco, 3 mila associati in ascesa vorticosa soprattutto nel Nord-Est). E sulla manovra del governo ha le idee chiarissime. Il giudizio della vostra associazione è dunque pesantemente negativo, vero? «Negativo? E' l'ennesima rapina a mano armata di governo e sindacati». Confindustria per un pomeriggio ha pensato di scende- re in piazza, poi ha deciso di manifestare in altro modo. Voi sarete al fianco di Fossa? «Neanche per sogno. Confindustria, anche perché pungolata da gente come noi, cerca di recuperare il terreno perduto. Ma non riesce più ad essere credibile, ai nostri occhi. Io ho stracciato la tessera cinque mesi fa. Loro fanno parte del sistema, quel sistema che ci sta strangolando e che noi combattiamo giorno dopo giorno. Confindustria è una stampella del regime, l'altra è il sindacato. Sa cosa pensiamo noi?». No, cosa pensate? «Che D'Antoni è la Valeria Marini del sindacato. Va sempre in tv... Non sanno più che fare e cosa dire per cercare di convincerci. Ma ormai quello è un altro Stato, diverso dal nostro». Il vostro? «Sì, quello della libera gente che vuole lavorare in libere imprese. Siamo pronti a rischiare tutto pur di difenderci. In molte aziende noi imprenditori e i nostri operai spesso facciamo mu¬ ro, nel senso fisico, per impedire i controlli di Ispettori e Finanza. Devono arrestarci se vogliono entrare nelle fabbriche. Di pagare altre tasse, poi, non se ne parla proprio». Quella di Padovan è una delle tante voci del Life. Che si confronteranno, il 5 aprile, in una assemblea che si annunciata assai infuocata, e che si terrà proprio a Conegliano. Vi prenderanno parte i delegati, che dovranno preparare la successione al presidente Giorgio Panto, che ha rassegnato le dimissioni una settimana fa. Panto rappresenta l'ala più moderata della Life, ma non tanto... Neanche lei, Panto, sarà a fianco della Confindustria il 10 aprile? «Certamente no. Quella è solo una protesta di facciata. Scusi, ma Fossa e Marcegaglia non erano gli stessi che un anno fa applaudivano alla nascita del governo Prodi?». E allora che cosa farebbe, anzi farà, lei? «Ho le idee molto chiare. Io propongo di organizzare nelle aziende i referendum per consentire ai lavoratori di decidere liberamente sul Tfr. Se sceglieranno di rispettare quanto prevede la manovra bene...». Altrimenti? ((Altrimenti si va avanti con la resistenza fiscale, e prenderemo tutte le denunce che verranno». Ma così diventate fuorilegge, non le pare una strategia «suicida»? Prima o poi i processi verranno, e le multe saranno salate. Non c'è altro, nei vostri piani? «Certo che c'è altro, e lo decideremo il 5 aprile. Vuole un esempio? Stiamo chiudendo un importante accordo con alcune banche austriache che entro l'estate apriranno degli sportelli al confine con l'Italia». Scusi, ma l'obbiettivo qual è? «Consentire ai nostri associati, tutti imprenditori con poche decine di occupati, di poter avere denaro ai costi europei, e non italiani. Ma lo sa che differenza c'è? Da noi alcune banche erogano mutui al tasso del 12-13 per cento, lì si arriva anche al 5-6%. Le pare logico che questo avvenga alla vigilia del processo di unificazione europea?». Lei, comunque, non fa parte dell'«ala barricadera» del Life, quelli che qualcuno chiama i Tupac Amaru del Nord-Est, giusto? «Sì, io sono convinto che con questo Stato, con questo fisco, con questa burocrazia vada cercato fino all'ultimo un accordo. Anche se, non lo nego, è chiaro che dietro a noi ci sono centinaia di imprenditori, e lavoratori, che ormai al dialogo non credono più. Né alla Confindustria né al sindacato. Lo sappiano». Flavio Corazza Fabio Padovan, fondatore della Life

Persone citate: D'antoni, Fabio Padovan, Flavio Corazza, Giorgio Panto, Marcegaglia, Padovan, Panto, Valeria Marini

Luoghi citati: Conegliano, Italia