Formentini: Albertini è come Ambra

L'Enel risponde a «Bobo» UNA POLTRONA PER TRE Milano, partenza infuocata di campagna elettorale. Ce n'è anche per Fumagalli «Dr. Jekyll e Mr. Hyde» Formentini: Alberimi è come Ambra La replica: il sindaco è sempre volgare e offensivo ALBERTINI è come Ambra». Il primo giorno di campagna elettorale a Milano si apre con una bordata del sindaco uscente Formentini al rivale del Polo, colpevole di aver disertato («per motivi di lavoro») un confronto su Telelombardia con lo stesso Formentini a il candidato dell'Ulivo, Fumagalli. <Albertini - rincara Formentini preferisce! sproloquiare alle spalle piuttosto che confrontarsi apertamente e coraggiosamente con i suoi avversari. Probabilmente perché Mediaset non gli ha ancora fornito l'auricolare di Ambra, attraverso il quale potrà avere i suggerimenti e le indicazioni che gli consentano di sostenere i dibattiti in diretta». Formentini non ha digerito gli attacchi che il candidato del Polo aveva fatto il giorno prima, accusando la Lega di «deficienza programmatica» e i suoi dirigenti di «livello elementare di alfabetizzazione». «Sono dichiarazioni che derivano dalle batoste che prende nei dibattiti - sbotta il sindaco del Carroccio -, perché sulle cose concrete non sa cosa dire. Con la mia licenza elementare cercherò di portarlo sulle cose concrete. Ragiona per schemi senza nes- sun ideale alle spalle ed è entrato in politica solo perché il Polo vuole occupare spazi. Mi sembra di vedere una corazzata affidata a un mozzo». La replica di Albertini non si la attendere: «Formentini non perde occasione per stare zitto e si esprime sempre in modo volgare e offensivo. Il suo Boncompagni occulto è il senatore Bossi, quello della "sfilata dei mitragliatori" e delle "trecentomila camicie verdi" della Berga- masca. Io non ho mai rifiutato il dibattito, finora ho già partecipato a 3 faccia a faccia. Da lunedì scorso avevo comunicato la mia indisponibilità a Telclombardia, per urgenti motivi di lavoro, che possono capitare solo a chi lavora effettivamente». La polemica scende poi dal Carroccio per trasferirsi sull'Asse PoloUlivo. Albertini infatti l'altro giorno aveva anche criticato Fumagalli «un po' irritante per la sua presupponenza da primo della classe», frequentatore di «salotti radical-chic e dame che ospitavano capi e capetti dell'estremismo comunista» (nel mirino una cena a casa di Giuba Maria Crespi, presenti Leopoldo Pirelli e Marco Tronchetti Provera). Ma il candidato dell'Ulivo si limita a dirsi «dispiaciuto. Sono considerazioni offensive non solo nei miei confronti, ma anche nei confronti di persone che hanno dato e danno moltissimo a Milano». Albertini replica spostandosi dal piano personale a quello politico: «Fumagalli Dr. Jekyll o Mr. Hyde? Le promesse di Prodi vengono smentite dalle scelte del governo, cioè solo tasse. Le promesse di Fumagalli non potranno concretizzarsi per i compagni di viaggio che si ritrova, gli stessi di Prodi. Milano deve credere al Fumagalli imprenditore o al Fuma- galli prigioniero degli alleati?». Ma alla fine della giornata, a segnare un punto a favore è proprio Fumagalli, che distribuisce, in stile Mulino Bianco, auguri di Buona Pasqua ai milanesi nonché agli altri candidati: «E' giusto che alle fanfare e ai dibattiti accesi della politica raccomanda - si sostituiscano il suono delle campane, le risate dei bambini e il piacere rinnovato di stare insieme e in famiglia», [r. i.] E la Banca Padana stampa il marco con la sua immagine In alto Aldo Fumagalli Il marco che la «Banca Padana» ha stampato con l'immagine di Formentini

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