Ricavometro Aggiornato e «a premi» di V. Cor.

Rkovometro Rkovometro Aggiornato e «a premi» ROMA. Ricavometro aggiornato e a premi. Con un decreto il Consiglio dei ministri ha deciso di attualizzare i parametri di riferimento che servono a determinare, per eventuali accertamenti fiscali, ricavi, compensi o volumi d'affari delle imprese. Ma con l'aggiornamento c'è una sorpresa: chi si adeguerà spontaneamente ai livelli indicati dal ministero delle Finanze avrà in premio un «bonus» fiscale, mentre chi subisce un controllo e viene scoperto in fallo dovrà pagare un'ammenda proporzionale a quanto la sua dichiarazione si discosta dai parametri fissati dal decreto. Sul «premio» non si sa, per ora, molto di più, ma in pratica dovrebbe trattarsi di uno sconto da applicare ai ricavi del contribuente che adegua la sua denuncia dei redditi alle «soglie» fissate per decreto. Ma come cambia il «redditometro»? Prima di tutto bisogna ricordare che l'adeguamento dei suoi parametri è conseguente a una proroga del sistema presuntivo: resterà in vigore fino a tutto il 1998, in attesa che vengano messi a punto mezzi più «scientifici», come gli studi di settore. Detto questo le principali modifiche riguardano la riduzione del 20 per cento del «peso» che alcune voci avranno sulla determinazione del reddito: si tratta di beni strumentali utilizzati da imprese di traspòrto, intermediari di commercio, tassisti (automezzi presumibilmente) e darla^anderiqjs tintorie (macchinari*in questo caso). Stessa riduzione sarà applicata alle macchine d'ufficio, compresi i computer e i sistemi telefonici acquistati prima del primo gennaio 1994, visto che sono considerati tecnologicamente obsoleti. Altri cambiamenti sono stati introdotti per equiparare il trattamento delle società con lavoratori dipendenti a quelle che utilizzano prevalentemente soci. Per le associazioni tra artisti e professionisti è invece stabilito che si deve tener conto della capacità di produrre compensi di ciascun associato. Novità anche per i contribuenti di età superiore ai 65 anni, per cui è prevista l'attribuzione di una quota minima indipendentemente dal numero di anni di attività, e per le società a conduzione familiare, su cui sarà considerata una quota pari a 15 milioni, ragguagliata al numero di mesi di attività esercitata, per i collaboratori familiari, il coniuge dell'azienda coniugale e l'associato in partecipazione. [v. cor.]

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