litiga per le ferie di Pasqua e uccide il suo capo di Franco Giubilei

litiga per le ferie di Pasqua e uccide il suo capo Ha deciso di vendicarsi e ha atteso su un'auto che il dirigente uscisse dall'ufficio. Poi l'ha ammazzato con sette colpi di pistola litiga per le ferie di Pasqua e uccide il suo capo Dramma in un'autostazione di Carpi, l'uomo gli aveva negato il permesso per le vacanze MODENA. E' quasi Pasqua, tempo di vacanze, e proprio la richiesta di ferie andata a vuoto sembra essere l'incredibile movente che ha armato la mano di Fausto Baraldi, 45 anni. Ieri sera, intorno alle 19, ha sparato a Florindo Guicciardi, 47 anni, di Carpi, che è morto sul colpo. I due erano entrambi dipendenti dell'Atcm, l'azienda di trasporto pubblico della Provincia di Modena. Il teatro della sparatoria è l'autostazione di Carpi, grosso centro della provincia modenese. Secondo una prima ricostruzione, Guicciardi, dirigente dell'ufficio movimento dell'azienda, diretto superiore dell'omicida, si sarebbe rifiutato di concedere le ferie di Pasqua a Baraldi, autista. Ne è seguita un'animatissima discussione al termine della quale Baraldi s'è allontanato. Sembrava tutto finito, una questione come tante altre sollevate in precedenza dall'uomo, che fra i colleghi non godeva certo fama di essere un tipo facile. Fausto Baraldi però aveva già deciso come vendi- carsi del mancato permesso: ha raggiunto la sua macchina e s'è appostato all'uscita dall'ufficio del suo superiore, vicino al deposito di autobus. Quando Guicciardi è uscito gli ha scaricato addosso quasi un intero caricatore di pistola. Le forze dell'ordine al loro arrivo hanno trovato sei, sette bossoli sparsi sul terreno e il corpo del dirigente dell'Atcm in una pozza di sangue. L'assassino s'è dato alla fuga sull'auto che, nella sua mente sconvolta, avrebbe dovuto portarlo in vacanza. Dietro di lui, i carabinieri di Carpi e la squadra mobile della questura di Modena. Nel frattempo, a Massenzatico di Reggio Emula, il paese di residenza di Baraldi, reparti speciali della polizia circondavano la sua abitazione. Le ricerche sono continuate fino a tarda sera, ma senza alcun risultato. I rapporti fra l'omicida e la sua vittima erano tesi da tempo, secondo le prime testimonianze che si sono potute raccogliere all'autostazione. U dirigente dell'Atcm rimproverava spesso l'autista per i ritardi con cui si presentava sul luogo di lavoro. Ieri, l'atto finale. A quanto pare il litigio è cominciato come tante altre volte: Guicciardi riprende l'autista perché si è presentato fuori tempo massimo. L'uomo ribatte, ne nasce un battibecco al termine del quale Fausto Baraldi chiede di potersene andare in vacanza. Il «no» del superiore è la goccia che fa esplodere la foiba omicida dell'autista. Per Carpi, una cittadina tranquil¬ la a 15 chilometri da Modena, è il secondo choc nel giro di due mesi: il 3 febbraio scorso, Gian Nicola Gibertoni, 26 anni, era stato ucciso durante una rapina mentre si trovava a casa dei genitori. A notte fonda una banda di rapinatori incappucciati si era introdotta nell'abitazione, aveva legato al letto il giovane e tenuto sotto la minaccia delle pistole l'intera famiglia. Poi, il tragico imprevisto: a uno dei malviventi era partito accidentalmente un colpo di pistola e per il ragazzo non c'era stato niente da fare. Il magro bottino, un pugno di vecchi orologi di cui il padre faceva collezione, aveva gettato più di un sospetto sulla vicenda. In quel caso la polizia è riuscita a me'.tere le mani sui presunti autori dell'omicidio, Smail Hametovic e Fabrizio Garbellini. Nel caso di Baraldi, invece, le ricerche sono state infruttuose fino a tarda notte, malgrado lo spiegamento di forze. Franco Giubilei Dopo l'assassinio è fuggito, inutili tutte le ricerche I rapporti erano tesi da tempo «Arrivava in ritardo» Un'immagine di Carpi