EROI A DUE FACCE di Augusto Minzolini

Q EROI A DUE FACCE Q UELLE che usciranno oggi dal vertice di maggioranza - salvo improbabili sorprese saranno le linee di una manovra economica coerente con la filosofìa dei governi democristiani di un tempo. Tra condoni, ticket e anticipi di prelievi fiscali alle imprese e rinvii draconiani di buonuscite agli statali, si tratta di un insieme di provvedimenti ispirato alla logica del galleggiamento che fa il paio con quella degli stanziamenti di qualche settimana fa sull'occupazione: tutta roba che avrebbe potuto portare tranquillamente la firma di un andreottiano «doc» come Paolo Cirino Pomicino. Inutile dire che l'uomo che più di altri porterà sulle spalle la croce di questa resa del governo al vivacchiare, non sarà tanto Romano Prodi ma quello che nell'immaginario collettivo è diventato il vero deus ex machina dei destini della nazione, Massimo D'Alema. Strano Paese, il nostro, dove gli eroi sono sempre «doubleface» - perché recitano una parte e l'esatto contrario -, ma anche dove l'opinione pubblica è mutevole come non mai. In poche settimane un personaggio può precipitare dalle stelle alle stalle. E viceversa. Così come si è parlato nemmeno un mese fa di «Repubblica dalemiana», ar- Augusto Minzolini CONTINUA A PAG. 10 QUINTA COLONNA

Persone citate: Massimo D'alema, Paolo Cirino Pomicino, Romano Prodi