Caltagirone Vescovo denuncia «Sistema omicida» di F. A.

Caltagirone Caltagirone Vescovo denuncia «Sistema omicida» CATANIA. «Questo nostro fratello non si è suicidato ma è rimasto vittima di un sistema omicida che ha messo in ginocchio il Sud del Paese». L'omelia pronunciata da mons. Vincenzo Manzella, vescovo di Caltagirone, durante i funerali di Giovanni La Mantia, il manovale disoccupato di 33 anni morto dopo essersi dato fuoco nel municipio di Caltagnrpne, si è trasformata in una dura requisitoria"contro la classe politica e la burocrazia, incapaci di garantire il diritto al lavoro al Sud. Al rito funebre, celebrato nella cattedrale di Caltagirone, hanno preso parte settemila persone che hanno gremito la chiesa e la piazza. Mons. Manzella, nella sua omelia, ha detto di non considerare Giovanni La Mantia «un eroe da imitare ma una povera vittima sopraffatta dalla disperazione». Il presule ha aggiunto che il manovale «è stato vittima di una farraginosa e disumana burocrazia che uccide ogni giorno senza spargimento di sangue» e ha denunciato «manovre, raggiri e inganni che quotidianamente vengono perpetrati a danno dei più deboli. I forti diventano sempre più forti - ha osservato il vescovo - i ricchi sempre più ricchi. Qui in Sicilia bisogna bruciarsi vivi per farsi ascoltare, per ottenere un lavoro che è poi un diritto sacrosanto». Pur non condividendo il gesto estremo del disoccupato, Manzella ha detto: «Sento di dovermi inginocchiare davanti a lui e a nome di tutti chiedergli perdono». Il vescovo ha concluso l'omelia citando un passo del profeta Geremia sulla classe dirigente di allora: «Dovrebbero vergognarsi ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire». «Sono parole dure - ha osservato - non sono mie, ma del profeta. Io non voglio applicarle a nessuno ma è certo che sono dirette anche a noi». All'uscita dalla chiesa la bara, portata a spalle da disoccupati e amministratori comunali, è stata salutata da un lungo applauso. [f. a.]

Persone citate: Giovanni La Mantia, Manzella, Vincenzo Manzella

Luoghi citati: Caltagirone, Catania, Sicilia