Il criminologo «Voleva uccidere la figura materna»

m Il criminologo «Voleva uccidere la figura materna» m Francesco Bruno ROMA. «Più che un serial killer, direi che si tratta di un incrocio tra un "mass murder", cioè un omicida di massa, e un parenticida». Dice così, Francesco Bruno, criminologo, del caso di Gaspare Zinnanti. Ci spieghi. «Dalle dichiarazioni che ha reso, sembra affetto da un delirio salvifico, tipico dei cosiddetti predicatori americani. Convinti che fine del mondo sia vicina, e che stia per arrivare il giudizio finale. Allora scatta la volontà di uccidere, per salvare le persone dalla possibilità di commettere ulteriori peccati. Naturalmente questo delirio significa anche sentirsi "mano" da Dio, parte di un progetto di salvezza». Ma non è possibile che abbia tirato in ballo questo misticismo per ((giustificarsi», e magari ottenere qualche attenuante? «Potrebbe anche essere un escamotage, ina credo che non lo sia. Comunque, qualunque psichiatra se ne accorgerebbe subito». Lei dice anche che ha caratteristiche tipiche del parenticida. Ma Zinnanti non ha ucciso parenti... «E' vero, ma ha agito come agiscono certi padri depressi, rimasti senza soldi, che sterminano la famiglia per salvarla dal disastro economico, da un futuro spaventoso. Comunque, non ha ucciso i genitori perché non li aveva: il padre, morto quando lui era piccolo. La madre, da sempre lontana, assente. Però ha ucciso quella signora, di molti anni più anziana di lui, che forse era la sua vera figura materna». Davanti a questi casi, sempre - dopo - ci domandiamo se non era possibUe in qualche modo «riconoscere» la loro pericolosità. «Ci sono sempre segnali, anche numerosi, sempre trascurati. Le famiglie sono portate a minimizzare, l'organizazione sociale pure, anche perché non esiste una preoccupazione per la pericolosità sociale del malato psichico. Veniamo da una cultura che giustamente ci ha insegnato a reintegrare il diverso. Ma che trascura la pericolosità della malattia mentale. Ho partecipato come perito a un processo a Catania, un figlio che ha ucciso madre e padre con un piede di porco. E' emerso che girava per casa con quell'arma da sei mesi, e nessuno aveva pensato che potesse uccidere». [bru. gio.) m Francesco Bruno

Persone citate: Francesco Bruno, Gaspare Zinnanti

Luoghi citati: Catania, Roma