L'operazione Pellicano bis

l'operazione Pellicano bis l'operazione Pellicano bis Atterra a Tirana il primo C-130 Agente ucciso in pieno centro TIRANA DAL NOSTRO INVIATO All'imbnuiire, in una strada del centro, la tregua sembra finire. Uccidono un poliziotto, un colpo alla testa, uno del «commissariato 3», quello che controlla la parte Nord-Est della città e alcune fra le strade principali del centro. Testimoni dicono di aver visto il poliziotto, in divisa, discutere a lungo con un individuo, poi, quando si sono lasciati, l'altro ha estratto la pistola e lo ha freddato con un colpo alla nuca. L'assassino sarebbe un commerciante di materiale edile, assai conosciuto. Per il momento l'omicida ha fatto perdere le tracce. Finisce così un giorno carico di attese e tensioni. Il goffo C-130 ha toccato la pista con 20 minuti di ritardo, un'inezia in un Paese nel quale la parola puntualità sembra sconosciuta. Per gli albanesi era il primo segnale concreto, quel quadrimotore dalla carlinga mimetizzata. Le 11,20. Nel ventre l'aereo portava 6 tonnellate di medicinali. Il quadrimotore sarebbe ripartito un paio d'ore più tardi con la delegazione del governo di Tirana, una ventina di persone, guidate dal primo ministro Bashkhn Fino. Destinazione, Europa; prima tappa, Roma. «Chiederò aiuto urgente a tutti i Paesi europei», aveva detto Fino. «E' stato un volo normale, uhi co problema, il tempo», ha raccontato il capitano pilota Stefano Romagnoli, della 46a aerobrigata di Pisa. Quando il bisonte siglato 46-03 ha finito di rullare sulla pista accidentata di Rinas, i poliziotti di guardia hanno sorriso per la prima volta dopo chissà quanti giorni. I medicinali son stati portati nell'ambasciata italiana, oggi dovrebbero essere smistati fra gli ospedali della capitale, e quelli di Leja e di Fier. Dunque, dall'Europa giunge una speranza. E il ministro degli Esteri Tritan Shehu, democratico, considerato un «falco», sottolinea quanto sia «urgente un intervento anche soltanto da parte degli italiani». Dall'Unione Europea assicurano che tuia commissione incaricata di valutare necessità e richieste sia già in viaggio per l'Albania. Nel frattempo, accuse e controaccuse scivolano per le strade della capitale e Bashkim Gazidede, già capo dei servizi segreti, di certo non casualmente ha fatto il nome di George Tennet, della Cia, indicato come uomo di fiducia di Bill Clinton, originario dell'Albania del Sud; e ha accennato pure a non precisate lobbies greco-ortodosse. Qui molti ormai sono convinti che il mondo trami alle spalle dell'Albania e pare quasi che stia tornando quella voglia collettiva di chiusura voluta per mezzo secolo da Enver Hoxha. tv. tes.]

Persone citate: Bashkhn Fino, Bashkim Gazidede, Bill Clinton, Enver Hoxha, Fino, George Tennet, Stefano Romagnoli, Tritan Shehu

Luoghi citati: Albania, Europa, Pisa, Roma, Tirana