Il repertorio ribaltato di Se. Tr.

Il repertorio ribaltato Il repertorio ribaltato Dalle bambole di Cenerentola al Lago dei cigni versione gay I L «grande revisore» dei classici è sicuramente Mats Ek. Nella sua Giselle, creata nel 1982, la fanciulla impazzisce, ma non muore per amore come vuole tradizione, semplicemente perde la ragione e finisce in un ospedale psichiatrico. Nel suo Lago dei cigni la figura dominante è una madre edipica e castratrice. Ma non è il solo, c'è ima folta schiera di coreografi che hanno rivoltato come un guanto i titoli del grande repertorio. Maguy Mann ha raccontato Cenerentola come una fiaba di bambole crudeli con i volti di porcellana e ha situato Coppelia nei palazzoni HLM delle periferie francesi in un ambiente alla Kassovitz. Per Angelin Preljocaj Romeo e Giulietta rinasce in chiave Biade Runner. In Inghilterra il talentoso Matthew Bourne, dopo avere osato dare alle scene una scandalosa Sylphide in stile Trainspotling, dove la lunare e magica Silfide appare a James dopo una tirata di coca nei cessi di una discoteca di Edimburgo, si è lanciato a raccontare quello che pochi sino ad oggi avevano avuto il coraggio di dire apertamente: che II lago dei Cigni è una storia gay, cui è sottesa l'omosessualità di Ciajkovskij (amore puro per il cigno bianco spirituale e disincarnato, infatuazione per il cigno nero reale e sensuale ma che porta alla tragedia). Ecco allora il principe di Bourne che somiglia a Carlo d'Inghilterra rifiutare la fidanzata, una rossa volgare molto simile a Sarah Ferguson, e rifugiarsi, oltre la morte, nelle braccia potenti e protettive di un cigno maschio. Londra lo ha premiato con l'Oliver come il miglior spettacolo del '96, è stato fatto un home video e si sta pensando di mettere in piedi due compagnie per organizzare contemporaneamente una tournée a Broadway e in Asia dello spettacolo. C'è da dire che questo sottotesto del Lago dei cigni non era già sfuggito a John Neumeier che lo aveva riletto come la storia tragica di Ludwig di Baviera. A Mosco invece Vladimir Vassiliev ha pensato di rifare II lago come la lotta fra padre e figlio per l'amore della bella principessa cigno. Ed è stato distrutto dalla critica. E non è andato al di là di un bel successo, ma senza riprese, lo Schiaccianoci dell'americano Mark Morris ambientato negli Anni 70 fra minigonne e pantaloni a zampa d'elefante. [se. tr.]

Luoghi citati: Asia, Baviera, Edimburgo, Inghilterra, Londra