IL TERRORE DI ESSERE TRADIZIONALI di Sandro Cappelletto

IL TERRORE DI ESSERE TRADIZIONALI IL TERRORE DI ESSERE TRADIZIONALI . INTERPRETARE, stupire, I | tradire. Da quando - ed è I eredità tutta novecentesca I - la storia della musica è di- I *J ventata anzitutto storia della sua esecuzione, il regista d'opera conosce i fasti del protagonismo. Sa bene che il pubblico e, più ancora, il sistema dell'informazione pretendono da lui l'idea oltre. Un'Aida nera è la millesima della serie e non farà mai notizia; bianca finita chissà come prigioniera dei Faraoni comincia ad interessarci, pellerossa vittima del colonialismo nordamericano sarebbe certo una novità politicali/ correa. 11 testo originale, spesso fitto di indicazioni dettagliatissime perché ogni compositore cerca di essere il primo regista della propria musica, viene considerato un dato di partenza scontato, pertanto aggirabile. Tosca vittima di uno Scarpia gerarca fascista, Don Giovanni boss del Bronx con Leporello suo fratello e doppio, Wozzeck rinchiuso nelle angustie di un manicomio: tre celebri invenzioni di Jonathan Miller, Peter Sellars, Luca Ronconi. Discutibili o legittime? Preferibili comunque, e ormai fatalmente, alle letture didascaliche, per le quali è pronto il liquidatorio appellativo di «tradizionale». L'insulto peggiore, capace di far precipitare il cachet di qualunque regista. Non è possibile applicarlo alle mises en espace et lumière, come Bob Wilson preferisce vengano chiamati i suoi allestimenti. Butterfly muore mentre nella scena nuda dilaga una luce artica, da aurora boreale. Il Giappone non esiste più, sopraffatto dalla tragedia universale di un'adolescente tradita. Il realismo come nemico, il postespressionismo che ancora fa scuola in Germania come incubo. Ma è da uno scrittore che viene l'indicazione più innovativa: proseguendo nella strada iniziata da Calvino, Enzensberger butta a mare l'incompiuto e modesto libretto della Zaide mozartiana e riscrive da cima a fondo il plot. Niente pirati, ma terroristi mediorientali, e lei è una fotoreporter pronta a tutto. E Violetta, dovrà sempre banalmente morire di tisi? Ben altre malattie sono disponibili all'interpretazione. Sandro Cappelletto

Persone citate: Bob Wilson, Calvino, Jonathan Miller, Luca Ronconi, Peter Sellars

Luoghi citati: Germania, Giappone