«Non costringetemi a darmi fuoco come mio marito»
«Non costringetemi a darmi fuoco come mio marito» Catania, la vedova del disoccupato «Non costringetemi a darmi fuoco come mio marito» CATANIA. Maria Cultrora, la moglie di Giovanni La Mantia, il disoccupato di Caltanisetta morto dopo essersi dato fuoco, è tornata a esprimere propositi suicidi se non verranno mantenute le promesse di lavoro fattele nei giorni scorsi. La donna ha detto che «la battaglia è cominciata e deve continuare» e ha aggiunto che spera «per amore dei figli» di non essere costretta a compiere un gesto estremo. «Non voglio fare nulla - ha affermato - e non farò nulla se verranno mantenute le promesse». La vedova del manovale ha espresso quindi il suo risentimento verso i politici: «sappiano - ha detto - che mi stanno costringendo a un gesto estremo come hanno costretto mio marito. La vita di mio marito non ha prezzo, denuncerò tutti quanti». Maria Cultrora ha affermato di parlare anche di non accettare la palese ingiustizia di famiglie dove lavorano entrambi i coniugi e quelle dove non c'è la possibilità di sostentamento per i figli. Ieri, nel frattempo, la Regione ha deciso di spendere con urgenza 500 miliardi per creare 30 mila nuovi posti di lavoro in Sicilia. [r. cri.] Mimi Maria Cultrora Mimi Maria Cultrora
Persone citate: Giovanni La Mantia
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