Sos a Napolitano: fermiamo la strage di omosessuali

Sos a Napolitano: fermiamo la strage di omosessuali Sos a Napolitano: fermiamo la strage di omosessuali L'ARCI GAY ALLO STATO FRIMINI ERMATE la strage dei gay. Ogni anno in Italia ne vengono assassinati quasi duecento». Franco Grillini, presidente nazionale Arcigay, si rivolge al ministro dell'Interno, Giorgio Napolitano. Affida a una lettera aperta il nuovo tentativo di aprire un dialogo con lo Stato per «cercare di mettere un argine all'ondata di omicidi, ma anche di suicidi fra giovanissimi, che ogni armo insanguinano il nostro Paese». E suggerisce gb' strumenti: una campagna nazionale di informazione nei luoghi e fra le persone a rischio, tanto per cominciare. L'allarme per la «strage» parte da lumini, teatro, solo tre notti fa, dell'ultimo omicidio. Accoltellato al cuore cade Massimo Iorio, detto Max, 38 armi, dipendente comunale. Tante esperienze «diverse» alle spalle, vissute senza troppi com- plessi. Gli investigatori sono sulle tracce di un uomo di mezza età, pare sposato. Delitto passionale? 0 raptus omicida dopo un rapporto occasionale? Grillini non ha dubbi: «Come nella stragrande maggioranza dei delitti dove la vittima è un gay, anche l'assassinio di Iorio è stato consumato dopo un rapporto occasionale. Ci sono le caratteristi- che per affermarlo con una certa sicurezza». Ecco il comune denominatore della lunga sequenza di delitti che ogni anno scuote la comunità omosessuale italiana. E che, in gran parte, rimangono impuniti. Nessun colpevole, centinaia di morti dimenticati. E' questo che preoccupa Grillini perché lo ritiene un pericoloso fattore di moltiplica¬ zione degli omicidi contro gli omosessuali: «E' molto difficile identificare chi si muove nella più assoluta clandestinità. Può colpire e non lasciare alcuna traccia. Le uniche testimonianze del suo passaggio, e in questo caso potrei anche prestare la mia consulenza agli investigatori, possono essere ritrovate nei computer, se la vittima amava frequentare certi tipi di programmi su Internet o nei piccoli annunci sui quotidiani locali o nell'ambiente della prostituzione. Altrimenti, addio». Per cercare di spezzare questa impressionante catena di delitti, «innescati da rapina, litigio sulle prestazioni o raptus psicologico», Grillini si muove in due direzioni. Nel primo caso sollecita il ministro dell'Interno a tendere una mano alla comunità gay. Come? Attraverso una campagna d'informazione, l'istituzione di un funzionario re¬ sponsabile per i rapporti con il mondo omosessuale, o un libro bianco annuale che archivi suicidi e delitti. Poi Grillini stila una sorta di guida per l'autodifesa: «Evitare di portare a casa sconosciuti, meglio l'albergo. Non mostrare oggetti preziosi e mantenere la casa spoglia da valori che possono fare gola. Fare sempre in modo di lasciare tracce e indizi riguardanti il partner di turno». Poche regole, ma indispensabili, per rimanere fuori dai guai. Consigli stampati su dépliant distribuiti nei locali frequentati da gay. «In attesa di ricevere una risposta da Napolitano - dice Grillini - chiederò al sindaco di Rimini, Giuseppe Chicchi, di patrocinare l'iniziativa in Riviera. L'estate si avvicina e la Riviera torna ad essere un'area a rischio». Franco Cicognani Grillini: ogni anno misteriosi killer fanno 200 vittime Il ministro dell'Interno Giorgio Napolitano

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