ARCIGAY La felicità non è negata di T. P.

ARCIGAY ARCIGAY La felicità non è negata Fra gay e psicoanalisi non è mai corso buon sangue. E' vero che Freud ha avuto nei confronti del fenomeno un atteggiamento per lo meno «comprensivo» e, se voghamo, paternalistico, ma è altrettanto vero che decenni di tentativi di «cure» psicoanalitiche per riportare i «deviati» sul «retto sesso» non hanno contribuito ad avvicinare le due categoria: soltanto nel 1991 la Associazione Psicoanalitica America ha approvato un documento in cui deplora ogni discriminazione nei confronti delle persone di orientamento omosessuale. Un tema d'attualità, dunque, che si discuterà al circolo Arcigay Maurice, in via della Basilica 3, il 21 marzo alle 21 con Vittorio Lingiardi. Giovane psichiatra e psicoterapeuta milanese, Lingiardi introdurrà il dibattito partendo da due volumi della Raffaello Cortina Editore. «Essere Omosessuali» dell'americano Richard Isay e «Compagni d'amore» dello stesso Lingiardi. Psichiatra e omosessuale, Isay nel suo libro affronta il tema dell'analisi da un punto di vista gay. Non si tratta più, è la tesi principale del libro molto banalizzata, di chiedersi «perché» una persona nasce o diventa omosessuale, ma piuttosto di partire da questo dato di fatto, oggettivamente accettato, per aiutare il soggetto a sviluppare un equilibrio e una vita felice e serena. Il tradizionale binomio, padre assente, madre possessiva, considerato una delle cause culturali dell'omosessualità viene ribaltato da Isay e letto non più come una causa, bensì come un effetto causato dall'omosessualità stessa del giovane. In «Compagni d'amore» che la Cortina sta per mandare in libreria, Lingiardi cerca di superare gli abituali percorsi di analisi per intraprendere un'indagine nell'immaginario mitico e poetico gay. Partendo dal mito fondante, il rapimento di Ganimede da perte di Zeus. Da interpretare come la proiezione poetica e mitica di una pratica abituale presso molte popolazioni antiche e alcune civiltà primitive di oggi : i riti iniziatici di passaggio con rapimento e allontanamento dalla società del giovane che che si avvicina all'età adulta. Un meccanismo che si ripropone nelle storie d'amore fra Adriano e Antinoo, Davide e Gionata sino all'amicizia virile fra Batman e Robin. Sergio Trombetta MUSEI APERTI Nel Museo di Antropologia e Etnografia è di grande valore la collezione egiziana, quarta nel mondo per importanza e consistenza e risultato degb scavi a cui prese parte Giovarmi Marra, lo studioso a cui si debbono le origini del museo torinese, nel 1923. Sicuramente i reperti osteologia, provenienti dalle necropoli di Assiut e di Gebelen, rappresentano alcune delle più interessanti testimonianze della mostra «Luci su 6000 armi uomo», che nello spazio museale di via Accademia Albertina 17 si inaugura il 21 marzo alle 19 (su invito). Un settore è dedicato alla documentazione fotografica ricavata proprio dalla collezione di lastre di Giovanni Marra, mentre i «percorsi sotterranei» della storia dell'uomo, come è stata sottotitolata la mostra, portano agli «zemi», gli idoli delle popolazioni caraibiche fra i quali l'esemplare custodito al Museo, in cotone di epoca precolombiana risparmiato dall'inqusizione spagnola. E anche ai materiali etnografici, 350 pezzi da tutto il mondo, fino a giungere al manufatto «Nuovo Mondo», creazione degli inizi del secolo di un artista che venne internato al manicomio di Collegno. In occasione della «Settimana della cultura scientifica e tecnologica», promossa dal ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, la mostra si potrà visitare il 22 e 23 marzo dalle 10 alle 18, invece dal 24 sino a fine aprile dalle 17 alle 19 (escluso il lunedì). Nell'ambito della stessa iniziativa è stato aperto eccezionalmente anche il Museo di Zoologia (via Accademia Albertina 15), che si potrà visitare ancora il 21 marzo dalle 14,30 alle 18. [t. p.]

Persone citate: Freud, Giovanni Marra, Lingiardi, Raffaello Cortina, Richard Isay, Sergio Trombetta, Vittorio Lingiardi

Luoghi citati: America, Collegno