I Man Mau alle Olimpiadi di Gian Paolo Ormezzano

Man Mau alle Man Mau alle volta accompagnava le immagini dei film muti. Si comincia da Atene 1896, stesso anno dei fratelli Lumière, dunque primissimissimo cinema, una chicca (ricordiamo che Sport e Lumière è un po' il nome nuovo del festival), si arriva a Parigi 1924 con Abrahams e Liddel, i due del film «Momenti di gloria». Privilegiate le immagini della corsa, si capisce: e c'è una straordinaria «nuova» maratona di Dorando Pietri, quello che nello stadio di Londra entrò per primo, si accasciò, fu sollevato dai giudici, vinse, venne squalificato. I Mau Mau commentano, poi Nella foto Dorando Pietri all'arrivo della maratona di Londra, gara rievocata da uno dei filmati d'epoca proiettati al Remo con il commento musicale dei Mau Mau suonano ancora. La «due ore» del Regio finisce con un filmato prezioso e toccante, il viaggio dell'atletica mondiale lo scorso anno a Sarajevo, prima volta del grande sport dopo la fine della guerra, nello stadio che era diventato un cimitero. In mezzo qualche parola sul cross del giorno dopo, fortemente voluto a Torino dal torinese Primo Nebiolo, presidente mondiale dell'atletica, e presentazione degli atleti più celebri. Gian Paolo Ormezzano Condirettore del Festival

Persone citate: Abrahams, Dorando Pietri, Primo Nebiolo

Luoghi citati: Atene, Londra, Parigi, Sarajevo, Torino