«Il pirata? Come i partigiani»

I sabotatori del Tgl sono inseguiti da tutti: carabinieri, Finanza, polizia, servizi segreti I sabotatori del Tgl sono inseguiti da tutti: carabinieri, Finanza, polizia, servizi segreti «Il pirata? Come i partigiani» 7/ sindaco di Treviso: mi ricorda il '43... TREVISO dal nostro inviato «Lo aspettavamo». Lorenzo Cernetig, il questore di Venezia, ai tempi in cui comandava la Celere di Padova era presidente della squadra di atletica campione d'Europa. Questa storia del pirata televisivo ha risvegliato il suo spirito sportivo. Ormai, quella tra il questore e il fantasma che si inserisce nel Tgl è una sfida dichiarata: «Abbiamo schierato una rete di tecnici in tutto il Veneto e in buona parte della Lombardia - dice -. Aspettavamo che ci riprovasse: anche Treviso era sotto controllo». La città scelta come secondo bersaglio della voce misteriosa, a soli tre giorni dal debutto veneziano, sembra più divertita che turbata. «E' una voce nuova che si e sovrapposta a una tv di regime che a me fa venire la nausea», sorride il sindaco Giancarlo Gentilini, uno strano tipo di leghista che porta all'occhiello il distintivo dell'Associazione combattenti e tiene il tricolore esposto in ufficio, «lo ho giurato su questa bandiera - dice - e finché non cambiano le leggi non rinnego il mio giuramento. Per fortuna cambioranno presto, vedrà: questa voce che cancella il tg dei romani mi ricorda il 1943. Anche allora la voce dei partigiani si sovrapponeva a quella dei giornali radio dell'Eiar. Anche allora c'era stupore quando la radio diceva "Viva la libertà e abbasso il fascismo". Oggi è il popolo veneto che fa sentire la sua voce...». Ormai è evidente: anche davanti al pirata dell'etere che ripete «Avanti per San Marco» sulle immagini di Giulio Borrelli, i leghisti veneti non sono in sintonia con l'anima lombarda del movimento. Da Milano, soltanto Pagliarini ha detto che i distur- batori «hanno fatto benissimo». Bossi e Maroni hanno tirato in ballo i sei-vizi segreti, «che trafficano per interferire sulla campagna elettorale nel Nord». Ma qui in Veneto, tra i militanti che conoscono bene lo spirito dei Padani dell'Est, ai sospetti del Senatur non ci crede nessuno: «Ai comizi mi capita spesso di incontrare gente che accusa la Lega di essere troppo moderata - rac- conta da Venezia il segretario "nazionale" Fabrizio Calderoli -. Ragazzi che mi dicono: "Siete molli, dovreste inserirvi nei computer del ministero delle Finanze...». E Mauro Michielon, deputato leghista doc, con tanto di fazzoletto verde nel taschino, conferma: «I magistrati sono preoccupati, il questore è preoccupato, i carabinieri sono preoccupati. Ma nessuno bada al contenuto del messaggio, che è del tutto innocuo. Non sono le Brigate rosse, anche se sui giornali di regime ho dovuto leggere persino un paragone del genere continua Michielon -. Questi signori non interrompono il tg per chiedere la rivoluzione armata: si limitano ad avvisare che il 12 maggio ci sarà una manifestazione in San Marco per ricordare la Serenissima. Quello che fa paura alle autorità e ai romani non é il messaggio, è il mezzo. Oggi c'è un appello alla nostra storia, domani può esserci qual¬ cosa di più pesante...». Il fantasma dell'etere è inseguito da tutti: Carabinieri, Finanza, Polizia e - pare - anche dagli 007 dei servizi segreti. Ieri - mentre a Roma il ministro Maccanico riceveva il direttore generale della Rai Franco Iseppi - c'è stato un lungo vertice alla prefettura di Venezia. «I controlli saranno potenziati», ha annunciato il ministro. Le piste su cui indagare sono due: il pirata di Treviso potrebbe aver usato un trasmettitore nascosto in un'automobile, un apparecchietto da una cruindicina di chili potenziato da una normale antenna «a pettine», identica a quelle che si vedono sui tetti. Oppure potrebbe aver modificato un'antenna parabolica, puntandola sul grattacielo di periferia che ospita il ripetitore della Rai. La scelta del Tgl, oltre che dal maggiore ascolto, sarebbe dovuta a ima ragione tecnica: la banda VHF su cui trasmette, spiegano gli esperti, sarebbe più perforabile di quella usata dagli altri canali. Speranze di prendere il fantasma? Molte se ci riprova, nessuna (o quasi) se si accontenta delle prime due incursioni. «Intendiamoci - sorride ancora Michielon - siamo davanti a un reato. Ma che senso ha restare in uno Stato che non è neppure capace di difendere il suo telegiornale più importante?». Guido Tiberga Str. %4 V[; IL SEGNALE PARTE DAL FURGONE (IL FILAAATO E' REGISTRATO IN UNA VIDEOCASSETTA) E INTERCETTA QUELLO LANCIATO DAL RIPETITORE RAI ANTENNA A PETTINE FURGONCINO CON BATTERIA DI 40 WATT E UN RIPETITORE CHE PESA 15 KG SINTONIZZATO SU BANDA «VHF» MESSAGGIO «PIRATA» CHE COPRE IL TG1 DELLE ORE 20 IN UNAREA DI UN CHILOMETRO QUADRATO CIRCA VIALE VITTORIO VENETO VIALE FRATELLI CAIROLI VALE LUZZATI | DUOMO PIAZZA DEI SIGNORI TREVISO CORSO DEL POPOLO STAZIONE FS Il sindaco leghista di Treviso Giancarlo Gentilini