L'AMERICA TROVATA di Giuseppe Zaccaria

M LAMERICA TROVATA M BRINDISI OVIMONDO, Villa Speranza, Oasi Orsa Maggiore: che soave intrecciarsi d'immagini e nomi, quale dolce corrente di sentimenti. I depositi in cui stiviamo gli albanesi portano insegne che evocano tramonti sereni, giornate luminose, fiducia nel domani, gente stremata ma felice. Qui invece, su Viale della Riconciliazione dei Cristiani, nei pressi di Cassano Murge e in vista dell'Oasi di cui sopra (un camping) piove e tira vento, per terra si sta spargendo una fanghiglia grassa e quella gentaccia piovuta d'Albania si accalca torva, senza mostrarsi non dico felice ma neanche un po' provata. Comincia a ribollire, anzi, ad abbandonare i campi, a fuggire verso il Nord. Quelli che restano indossano giacche da operaio (regalo di un'organizzazione umanitaria) o felpe color pastello ornate di Pantere Rosa, Linus stropicciati, un giovane Maradona. Regali anche questi, italici reperti dell'era che oltre Adriatico s'intitolò a Henver Hoxha. Comparvero, quelle felpe, nei mercati di Valona e di Durazzo quando Enver Hoxha era appena defunto, fondi di magazzino riversati su un mercato primitivo. Bianca, trentasei anni e un figlio di sedici, che si aggira aggressivo come uno dei nostri teenagers, ricorda di averne avuta una. Molti anni fa, quando le era parso di uscire dalla preistoria. Giuseppe Zaccaria CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Enver Hoxha, Maradona

Luoghi citati: Albania, Brindisi, Durazzo, Henver Hoxha