Battaglia per i cantieri a Danzica e a Varsavia
Battaglia per i cantieri a Danzila e a Varsavia Battaglia per i cantieri a Danzila e a Varsavia POLONIA Occupati ministeri e partito, la polizia li sgombera VARSAVIA. Circa mille operai dei cantieri navali di Danzica hanno murato ieri la porta d'ingresso della sede del partito postcomunista al governo durante una manifestazione di protesta contro il piano di licenziamento dei 3800 operai e la vendita dello stabilimento. I dimostranti hanno anche dato fuoco a due fantocci raffiguranti il primo ministro Cinioszewicz e l'ex ministro delle Finanze Kolodko. Contemporaneamente a Varsavia tre ministeri - Lavoro, Tesoro ed Economia - sono stati occupati da 100 minatori di carbone venuti dalla Slesia in segno di solidarietà con Danzica, ma anche per sollecitare la soluzione dei problemi occupazionali della loro regione. «Oggi i cantieri, domani noi», hanno detto. La polizia ha sgomberato nel primo pomeriggio il ministero del Tesoro. L'emittente privata «Radio Zet» ha riferito che durante lo sgombero gli occupanti hanno danneggiato mobili, rotto vetri e inondato il pavimento con liquido schiumoso degli estintori. Due i feriti, ricoverati in ospedale. Gli altri due ministeri occupati sono stati sgombrati dopo un ultimatum della polizia. I sindacalisti, subito dopo, si sono diretti in corteo verso il Politecnico dov'era in corso ima riunione dei leader regionali. Marian Krzaklewski, presidente di Solidarnosc, sindacato indipendente sorto nel 1980, ha dichiarato che «ciò che è successo potrebbe chiamarsi provocazione» e ha annunciato che «le manifestazioni continueranno fino a quando non sarà trovata una soluzione concreta e degna dei lavoratori». II Presidente Kwasniewski ha detto di essere «sorpreso da azioni che violano la legge» e che Inoccupazione degli edifici è una strada che non porta a nulla». Martedì il Consiglio dei ministri ha prospettato di affidare ai cantieri di Danzica parte di una commessa già firmata con i cantieri di Stettino per la costruzione di 5 navi ordinate da un armatore polacco. [Ansa]
Persone citate: Kolodko, Kwasniewski, Marian Krzaklewski
Luoghi citati: Danzica, Slesia, Stettino, Varsavia, Varsavia Polonia
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