Mobutu torno a Kinshasa

La Farnesina: pronta l'operazione per salvare i 470 italiani Mobutu: torno a Kinshasa La Farnesina: pronta l'operazione per salvare i 470 italiani Ha lasciato l'ospedale di Monaco KINSHASA. Il presidente zairese Mobutu è stato dimesso ieri sera dall'ospedale «Principessa Grace» nel Principato di Monaco, in cui era ricoverato da qualche giorno, e domani, al massimo domenica, farà ritorno in patria. Lo ha annunciato suo figlio, Nzanga Mobutu: «Non risponderà ad alcuna domanda. Lo farà nel suo stesso Paese. Questo potrebbe avvenire 24 ore dopo essere stato dimesso, oppure dopo 48 ore». La notizia ha trovato poi conferma in un comunicato del consigliere speciale di Mobutu, Honoré Nzambo ko Atume, secondo cui il rientro nello Zaire «è previsto per la fine della settimana». Il velivolo personale del leader zairese, un Boeing 727, da martedì si trova nel vicino aeroporto di Nizza. Nzanga ha quindi smentito che altri membri della sua famiglia siano riparati in Congo, come rivelato da fonti della Croce Rossa. Richiesto di commentare la destituzione del pre¬ mier Leon Kengo wa Dondo da parte del Parlamento di Kinshasa, il figlio di Mobutu ha risposto che suo padre continua a considerare in carica lo stesso Kengo. «Finché non ci sarà un nuovo primo ministro, noi consideriamo lui come tale», ha puntualizzato Nzanga Mobutu. Cresce intanto la preoccupazione per la sorte degli stranieri che si trovano ancora in Zaire. Ieri il ministero degli Esteri di Borni ha invitato i 200 cittadini tedeschi ad abbandonare immediatamente il Paese a meno che la loro presenza non sia strettamente necessaria. Sono 470 gli italiani che tuttora risiedono nelle zone più direttamente toccate dagli scontri armati. Si tratta per lo più di missionari che nonostante i ripetuti appelli del ministero degli Esteri non hanno finora voluto lasciare la regione, pur trovandosi spesso in situazioni di altissimo rischio. Alla Farnesina si segue con preoccupazione l'evolversi della situazione e si ricorda che sono stati da tempo predisposti piani di emergenza qualora si rendesse necessaria una rapida partenza della comunità italiana da Kinshasa e da Lubumbashi. Più difficile, viene fatto rilevare, sarebbe raggiungere i missionari che in piccolissimi gruppi si trovano sparsi su tutto il territorio dello Zaire. L'ambasciata d'Italia a Kinshasa, su istruzioni del ministero degli Esteii, è pronta a facilitare la partenza degli italiani che desiderassero lasciare le regioni dello Zaire a più alto rischio. Ieri 0 capo di stato maggiore dell'esercito zairese, generale Mayele Lieko Bokungu, ha annunciato che le sue truppe proseguiranno le ostilità contro i ribelli, da mesi all'offensiva nell'Est. Ha inoltre sollecitato 0 governo a stanziare ulteriori fondi per sostenere lo sforzo bellico, e ad accordare ai militari più autonomia nella condotta delle operazioni.

Persone citate: Dondo, Leon Kengo, Mayele Lieko Bokungu