«TORNEREMO IN ITALIA »

«TORNEREMO IN ITALIA: » «TORNEREMO IN ITALIA: » L « TIRANA ESPRESSIONE di Arbeni Pani è mansueta, il viso rotondo. Nella destra stringe un sacchetto di plastica, dono della Caritas per questo viaggio di ritomo: pettine, flacone di bagno schiuma, dentifricio, spazzolino, saponetta per pelli fini, biscotti; nella sinistra, il decreto di espulsione nel quale, in albanese, gli dicono che lo mandano via «per motivi gravi perché ha compiuto reati contro l'ordine pubblico nello Stato italiano». Un'operazione, che forse ha risposto a criteri di urgenza, ma che ha mandato fuori dai gangheri Spartak Ngjela, ministro della Giustizia. L'operazione, decisa con l'Italia, è stata bloccata. D? oltre Adriatico i nostri elicotteri avevano portato 100 persone in più di quelle concordate. Molte, secondo gli albanesi, non avrebbero avuto precedenti penali, tra i rimpatriati ci sarebbero anche bambini e persone incensurate. Insomma, Arbeni Pani è uno di quelli ritenuti pericolosi, individuati a tempo di primato e ricacciati sull'altra sponda dell'Adriatico. Ieri son stati rimpatriati in 292, tutti con gli elicotteri. «Ma io sono un attore. Mio padre mi ha detto che sono parente di Corrado Pani. Sono attore e imitatore: faccio Sandro Ciotti, Bruno Vespa, Enrico Ameri. E ho il passaporto, non sono mica senza documenti». Vincenzo Tessandorì CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bruno Vespa, Corrado Pani, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Spartak Ngjela, Vincenzo Tessandorì

Luoghi citati: Italia, Tirana