Liquidata la «Trousseau»

Decisione della giunta regionale per la cooperativa di Gaby Decisione della giunta regionale per la cooperativa di Gaby liquidata la «Trousseau» L'incarico di «commissario» è affidato a un commercialista valdostano Secondo Vassessore Mafrica «era impossibile fare una verifica contabile» AOSTA. Liquidazione coatta amministrativa per la società cooperativa Trousseau ancien di Gaby presieduta da Genoveffa Porpora. La giunta regionale ha incaricato un commercialista valdostano del ruolo di «commissario liquidatore» per avviare la procedura di liquidazione coatta. La Trousseau ancien si era installata nella struttura industriale di Lillianes, prima occupata dalla Sac à dos (gruppo Invicta) ed aveva avviato una produzione di abiti per bambole. La cooperativa, inattiva ormai da tempo, occupava una diecina di lavoratrici, alcune delle quali avevano lasciato il lavoro ed altre avevano aperto una vertenza con la cooperativa per essere licenziate. «La situazione di crisi risale all'agosto '95. Avuto sentore che qualcosa non andava per il verso giusto - dice l'assessore regionale dell'Industria, Artigianato e Commercio Demetrio Mafrica - avevamo chiesto di vedere il bilancio e di poter fare una verifica contabile. Era emersa una perdita del patrimonio netto di 94 milioni». Aggiunge Mafrica: «Avevamo nominato un revisore dei conti per renderci conto di come stavano esattamente le cose, ma la verifica non era stata possibile. Il revisore non era riuscito a controllare i libri contabili ed aveva preferito rimettere l'incarico. Una cosa mai successa». La storia era continuata. «Nel novembre '96 - prosegue l'assessore - avevamo "diffidato" la cooperativa a ricostituire il capitale sociale. C'era stato l'impegno a mettere nell'azienda 100 milioni, ma a febbraio di quest'anno non avevamo avuto prove che i versamenti fossero stati fatti». E ancora: «La cooperativa ci aveva fatto sapere che attraverso una ricerca di mercato affidata a una società americana era emersa la possibilità di avere "ordini" per fornire bambole negli Stati Uniti. Ma una nostra indagine aveva accertato che non si trattava di "ordini", ma di "ordini potenziali" tutti da concretizzare». La Regione aveva fatto una nuova diffida alla Trousseau Ancien «rimasta senza esito». A questo punto, conclude Mafrica, «non abbiamo potuto far altro che avviare la procedura per la liquidazione coatta amministrativa». Soddisfatto per l'intervento regionale Bruno Albertinelli, sindacalista Cgil-Fiom: «E' stata fatta giustizia. Le lavoratrici che da tempo chiedevano di essere licenziate per entrare nelle liste di mobilità potranno essere esaudite». «La conclusione della vicenda - aggiunge Albertinelli - dimostra che dare soldi regionali senza controlli non paga». [a. e] Da sinistra, la sede della Trousseau Ancien, a Lllianes, e l'assessore regionale dell'Industria, Demetrio Mafrica