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Caccia allo straniero, vittime anche due turchi Caccia allo straniero, vittime anche due turchi Un italiano bastonato da 10 soldati tedeschi BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un ragazzo italiano di 16 anni Salvatore Fabrizio, originario di Rosarno, in Calabria - e due giovani turchi presi a randellate e feriti a colpi di coltello nel centro di Detmold - un centinaio di chilometri da Dortmund, nel Nord Reno Westafalia -: la «caccia allo straniero» scatenata da dieci soldati della Bundeswehr al grido di «via dalla Germania», avrebbe potuto concludersi tragicamente. Per fortuna, e grazie alla sollecitudine di un passante che ha subito avvertito la polizia, i tre immigrati se la sono cavata con ferite superficiali. Ma in Germania è polemica: fino a che punto l'esercito è esposto a tentazioni xenofobe? E' avvenuto lunedì sera, nella zona pedonale della cittadina: le dieci reclute, alcune in divisa, altre in borghese, arrivavano dalla vicina caserma Rommel. Quando sono entrate nella zona chiusa al traffico, hanno fermato un gruppo di passanti: gridavano frasi xenofobe, chiedevano «dove sono i turchi?». La caccia è cominciata: i primi a farne le spese sono stati due turchi di 16 e 17 anni incontrati all'uscita di un locale. I soldati li hanno circondati e hanno cominciato a colpirli, a calci e con le mazze. Poco dopo la loro attenzione si è spostata sull'italiano, commesso in una gelateria. Il giovane era fermo con un amico: «Uno di loro mi ha preso per il collo e mi ha buttato a terra, un altro mi ha dato un colpo in fronte e mi ha puntato il coltello alla gola», ha poi raccontato Salvatore, che non pensa affatto a lasciare la Germania, dove vive con due dei suoi dodici fratelli. Come i turchi, anche il ragaz¬ zo italiano è stato salvato dall'arrivo della polizia, che. ha fermato le dieci reclute: tutte di età compresa fra i 20 e i 21 anni, tutte in stato di ebbrezza. Sette di loro provengono dalle regioni orientali, dove particolarmente diffusi sono gli atteggiamenti xenofobi (proprio ieri è stato scoperto un campo paramilitare