Il pudore secondo Maometto di 1. T.

Il pudore secondo Maometto Il pudore secondo Maometto La religione islamica impone il vestito lungo fino ai piedi Uomini e donne sono uguali davanti a Dio, secondo il Corano, ma solo in via teorica perché in pratica la situazione è molto diversa. La donna nella società islamica vive sottomessa al marito e la discriminazione di cui soffre rappresenta il maggiore elemento di contrasto con la mentalità occidentale, a partire dal modo di vestire. Nei paesi di rigorosa osservanza, le donne hanno l'obbligo di uscire coperte dalla testa ai piedi, lasciando esclusa soltanto la zona degli occhi. La prescrizione vale per tutti, anche per le donne occidentali in visita nei Paesi arabi. Dal punto di vista religioso, uomini e donne devono osservare allo stesso modo i cinque «pilastri» dell'Islam, vale a dire la professione di fede, la preghiera, l'elemosina, il digiuno e il pellegrinaggio alla Mecca. Le donne, però, possono andare in pellegrinaggio solo se accompagnate dal marito o da un parente maschio. Il matrimonio nell'Islam altro non è che un contratto e, se le relazioni sessuali prematrimoniali sono proibite, la donna nel momento in cui si sposa deve del tutto conformarsi alla volontà del marito: non è raro osservare donne musulmane, anche in Occidente, che seguono i loro mariti qualche passo indietro e coperte. Il vestito lungo si applica ovunque, anche in Occidente. In Francia alla fine degli Anni Ottanta ci fu un dibattito sulla presenza di studentesse arabe col velo nelle scuole; in Italia episodi polemici accompagnarono negli anni scorsi le pretese delle compagnie di bandiera dei Paesi arabi di imporre al personale occidentale l'obbligo dei rituali islamici nel vestire. D'altronde, secondo il Corano «le donne virtuose sono obbedienti e sottomesse», una norma che viene interpretata con maggiore o minore libertà: nessuna concessione nei Paesi del Golfo, qualche timida apertura in Tunisia, Turchia e in Marocco. [1. t.]

Luoghi citati: Francia, Italia, Marocco, Tunisia, Turchia