Mobutu non torna nello Zaire

9 Gli insorti: è la fine del suo potere. Panico a Kinshasa, negozi saccheggiati, stranieri in fuga Mobutu non torna nello Zaire Nuovo ricovero, voci di golpe nella capitale KINSHASA. Le truppe ribelli di Laurent-Desiré Kabila stanno dilagando nella regione di Shaba, l'ex Katanga, la cassaforte mineraria dello Zaire, mentre tra un ospedale di lusso di Monaco e una villa della Costa Azzurra, si sta consumando la fine politica del maresciallo Mobutu, il presidente-dittatore che ha portato allo sfascio uno dei Paesi più ricchi dell'Africa. Mobutu, dopo rinvii e contro rinvìi, doveva tornare ieri a Kinshasa. Domenica sera, improvviso l'annuncio di un suo ennesino ricovero all'ospedale «Princesse Grace» di Montecarlo dove è stato sottoposto a numerosi controlli dopo l'operazione per un tumore alla prostata nel luglio 1996 a Losanna. Voci parlano addirittura di un nuovo intervento, resosi necessario per fermare una emorragia interna. Uno dei suoi col¬ laboratori più stretti ha detto che le condizioni di Mobutu non destano preoccupazioni. Il ritorno nello Zaire, però, appare sempre più improbabile. Con i ribelli che avanzano senza trovare più resistenza, con le potenze occidentali, esclusa la Francia, che lo hanno abbandonato, Mobutu non ha alcuna possibilità di farcela: anche l'esercito e i mercenari gli hanno voltato le spalle. L'incertezza sulle condizioni di Mobutu ha intanto aggravato i rischi di golpe. La situazione a Kinshasa è molto tesa e da più parti si ritiene che diversi alti ufficiali delle forze armate siano intenzionati a rovesciare Mobutu se questi non accetterà di avviare trattative dirette con i ribelli. La popolazione della capitale teme che si ripetano i disordini del '91 e del '93, quando soldati e civili infuriati scesero in piazza e centinaia di persone furono uccise. Una conferma della gravità della situazione è data dal fatto che molti occidentali hanno fatto partire i propri familiari. Kabila d'altro canto ha detto chiaramente che dopo la conquista di Kisangani le sue forze continueranno ad avanzare verso la capitale. Il leader ribelle ha sostenuto che la malattia di Mobutu e le sconfitte subite dalle truppe regolari dimostrano «la fine del potere di Kinshasa». In questo contesto, ha proseguito Kabila, la Francia dovrebbe mutare atteggiamento e capire che è giunto il momento delle dimissioni di Mobutu. Il portavoce dei ribelli, Raphael Ghenda, ha affermato che «tutte le città sono nell'agenda» dell'Alleanza e che «Lubumbashi è il prossimo obiettivo». li governo ha risposto invitando la popolazione alla calma e definendo «fantasticherie» le voci di un golpe. «Facciamo appello alla popolazione perché non si lasci prendere dal panico», ha affermato il portavoce governativo Biebie Ekalabo. Nonostante le rassicurazioni, però, a Kinshasa molti commercianti hanno chiuso i negozi, imballato le loro merci e trasferito tutto sull'altra sponda del fiume Zaire. Con l'esercito che sembra essersi volatilizzato, puntuali si sono verificati i primi tentativi di saccheggio. «Per ora, sono stati tutti sventati hanno detto responsabili di quartiere -, ma in città c'è nervosismo. L'arrivo dei ribelli potrebbe provocare il caos, un fuggi fuggi generale e un esodo da far impallidire ogni altro precedente». lAnsa-Agi

Persone citate: Kabila, Raphael Ghenda, Shaba