Bertinotti sgambetta Fumagalli di Enzo Biagi

Il segretario di Rifondazione comunista sarà capolista a Milano Il segretario di Rifondazione comunista sarà capolista a Milano Bertinotti sgambetta Fumagalli La sinistra va alle urne spaccata Il ecd schiera la figlia di Enzo Biagi MILANO. Una settimana dopo la rottura con l'Ulivo por le elezioni a Milano, Rifondazione comunista lancia la sfida ad Aldo Fumagalli. Capolista di Rifondazione sarà Fausto Bertinotti, candidato sindaco Umberto Gay, capogruppo a palazzo Marino. «Bertinotti si è convinto per il nostro isolamento, per la sberla data da Fumagalli a D'Alema quando ha detto no ad un'alleanza con noi», annuncia Bruno Casati, segretario provinciale del partito. Prima di infilarsi nella riunione che dovrà ratificare le candidature. Solo un prò forma, visto che la decisione di far scendere in campo il segretario arriva da Roma, dalle strutture nazionali di Rifnndazione. E Casati non manca di sferrare nuovamente l'attacco all'Ulivo: «La nostra sarà la lista dell'unità delle sinistre». Sinistre spaccate, a Milano. A beneficio di Marco Formentini, sindaco uscente per la Lega, dato terzo in tutti i sondaggi - e quindi escluso dai ballottaggi ma con la speranza di diventare l'outsider, capace di rimescolare le carte. Che a Milano la partita sia importante lo si vede dalle candidature. Ad oggi sono addirittura tre i segretari di partito in corsa. Il primo a scendere in campo era stato Silvio Berlusconi, che attraverso Gabriele Albertini sogna di conquistare Milano al Polo. «Siamo più forti del pds», scommette Silvio Berlusconi, in diretta ad «Antenna 3». Il leader del Polo snocciola dati sorridendo. A partire da quelli sul tesseramento: «Abbiamo già avuto più di 25 mila adesioni». E infanto si bea su un son- daggio elaborato per conto di Forza Italia. «Il dato ò nazionale, siamo di qualche punto sopra il pds», annuncia. Ma è chiaro che Berlusconi guarda soprattutto a Milano, a quel testa a testa tra Fumagalli e Albertini, a quella corsa al posto di Formentini in grado di ridiscgnare gli equilibri nazionali. Che costringe i segretari nazionali a scendere in campo. Lamberto Dini per Rinnovamento italiano a parte, i giochi rimangono ancora aperti nel ccd. In corsa per la testa di lista c'è Bice Biagi, figlia del giornalista del «Corriere della Sera» Enzo Biagi e moglie del diretto¬ re del «Giornale», Vittorio Feltri. Sarebbe lei la «sorpresa al femminile», come l'ha definita Pierferdinando Casini. «Ma stanno tutti spingendo anche per la candidatura mia e di Casini», fa sapere Clemente Mastella, che arriva a Milano nel pomeriggio e si butta nella riunione di partito, per gli ultimi ritocchi prima della presentazione della lista, questa mattina. Insieme a Gabriele Albertini, che corre per tutto il Polo. «Sotto il sole della maggioranza di governo, c'è più chiarezza che nel Polo», taglia corto Marco Formentini, a palazzo Marino per l'ultima riunione del Consiglio comunale, prima della sospensione in attesa del nuovo Consiglio. Che tutto sia ben definito, piace a Umberto Gay, a palazzo Marino da 6 anni: «Ho più esperienza di tutti», dice. Poi il can- didato sindaco di Rifondazione va all'attacco: «Chi ci smena è sicuramente l'Ulivo che non ci ha voluto». Si sa che in lista per Rifondazione ci saranno indipendenti, intellettuali, tecnici e una rappresentanza di extracomunitari. Contro l'Ulivo, ma anche tutti contro il Polo di Berlusconi. Promette, Umberto Gay: «Noi vogliamo essere ancora più chiari: ad Albertini, candidato del Polo che é stato per 8 mesi contro i metalmeccanici quando era presidente di Federmeccanica, noi opponiamo il nostro segretario». Fabio Potetti II leader di Rifondazione Fausto Bertinotti

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