«L Italia riformi lo Stato sociale»

«L Italia riformi lo Stato sociale» IL FONDO MONETARI® «L Italia riformi lo Stato sociale» ROMA. Una radicale riforma dello Stato sociale, centrata sulle pensioni e la sanità, è necessaria per un ingresso credibile nell'Unione Monetaria Europea. E diventa addirittura obbligatoria per restarvi nel medio periodo senza incorrere nelle sanzioni previste dal «Patto di Stabilità». La soluzione, però, non può passare da un aumento dei contributi, che danneggerebbe la competitività delle imprese aumentando di riflesso la disoccupazione, ma dev'essere ricercata nella riduzione della spesa eliminando distorsioni come le «pensioni bahy». Così il Fondo Monetario Internazionale torna a insistere sulla necessità di un riequilibrio dei conti pubblici alla luce delle tendenze demografiche in atto e dell'incompatibilità dei sistemi di sicurezza sociale europei con gli stringenti limiti all'indebitamento posti dal Trattato di Maastricht. In questo quadro gli economisti dell'istituto di Washington, in uno studio appena pubblicato, segnalano che l'Italia, insieme alla Spagna e all'Irlanda, «nonostante i risparmi già messi in atto sul fronte delle prestazioni e la presenza di alti tassi di contribuzione, continua ad accumulare significativi deficit nel sistema di sicurezza sociale». Di qui il monito per «una riforma globale dello Stato Sociale» rivolto alla «maggior parte» dei Paesi membri dell'Unione. [r. int.l

Luoghi citati: Irlanda, Italia, Roma, Spagna