Prodi: ospiti ma per poco di Maria Corbi

Prodi: ospiti ma per poco Prodi: ospiti ma per poco E Dirti: «Gli arrivi dovrebbero calare» ROMA. Vertici, riunioni, incontri si susseguono per sciogliere l'intricato nodo dell'Albania. Mentre in Puglia continua l'emergenza, nonostante molti profughi vengano dirottati verso altre regioni italiane, dal governo la voce di Prodi indica che il viaggio degli albanesi accolti dal nostro Paese dovrà avere un ritorno. Le parole del presidente del Consiglio Romano Prodi, giunte da Damasco, sono chiare: «Voghamo ospitare coloro che ne hanno davvero bisogno, ma non coloro che hanno dei problemi e che danno dei problemi». E il ministro degli Esteri Lamberto Dini conferma che «l'accoglienza offerta sarà limitata nel tempo». Una linea netta, severa, che ieri è stata ribadita anche a palazzo Chigi durante un vertice interministeriale sugli sviluppi della situazione presieduto dal vicepresidente del Consiglio, Walter Veltroni. Presenti all'incontro, oltre a Lamberto Dini, il ministro dell'Interno, Giorgio Napolitano e della Difesa Beniamino Andreatta, il capo della polizia, Fernando Masone, e il capo di stato maggiore della Difesa, Guido Venturoni. Si è discusso del modo di fronteggiare l'ondata di persone che sbarcano ogni giorno sulle nostre coste. Del modo migliore di aiutarli e di evitare situazioni pericolose per l'ordine pubblico italiano. Al termine della riunione Veltroni è partito per Brindisi. Il governo, ha spiegato il vicepremier, farà un distinguo - tenendo ferme le ragioni umanitarie - tra i profughi. 1 nuclei familiari saranno i benvenuti, ma bisognerà vagliare con attenzione il problema di arrivi di «altro tipo». In questi casi soprattutto quando si tratta di persone sospette - Veltroni ha assicurato che il governo userà «la severità e il rigore necessario». «L'impegno dell'Italia - ha detto Veltroni - è anche di tipo diplomatico per fare in modo che la situazione in Albania possa tornare a condizioni di normalità. Siamo disponibili a sostenerla nella ripresa». Lamberto Dini informa sul rea- le numero dei profughi giunti sulle coste italiane - «sono già oltre cinquemila» - e assicura che «il flusso dovrebbe allentarsi fino ad esaurirsi, visto che c'è un certo miglioramento già in atto nei vari centri albanesi». Intanto la Caritas denuncia la grave situazione che si è creata in Puglia dove i centri di accoglienza dei profughi sono «abbandonati a se stessi», senza il controllo da parte delle forze deU'ordine. Le religiose della Caritas di Bari sollecitano l'intervento di polizia e carabinieri dal momento che «i volontari non possono fare anche i gendarmi». Maria Corbi «Accogliamo chi ne ha bisogno ma non chi ha problemi o vuole crearne a casa nostra» Il ministro degli Esteri Lamberto Dini

Luoghi citati: Albania, Bari, Brindisi, Damasco, Italia, Puglia, Roma