Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Corso Casale presto vietato ai mezzi pesanti» - «La passeggiata di lungopò Machiavelli ora è una pattumiera» - «Mi sono autodenunciata ed il Comune mi chiede la mora» - «Attenti è un modulo sbagliato!» Il presidente della 7a Circoscrizione ci scrive: «La sistemazione di via Lomellina nasce da una serie infinita di raccolta firme dei residenti che, le più antiche, datano da oltre 10 anni. Il Comune, nello stilare nel 1994 il Piano Urbano del Traffico ha recepito questa esigenza predisponendo un suo progetto. Questo è stato approvato all'unanimità dal Consiglio di Circoscrizione ed è stato sottoposto ad ogni tipo di confronto con una serie di riunioni, ultima in Circoscrizione il 17-4-1996, dove rappresentanti dei commercianti di via Boccaccio e residenti di via Cavalcanti e non, hanno firmato un verbale di benestare ai disegni di sistemazione proposti. Tra le firme ci sono anche quelle di coloro che ora strumentalizzano le cose a fini di parte: spero non elettorali. «Non so se gli introiti dei commercianti a cui si deve l'inversione di marcia di via Lomellina sono diminuiti, ma, se lo sono, non è certo per colpa della strada bensì dei prezzi non competitivi; la gente va a comprare dove la merce costa meno. D'altra parte i negozi quando sono nati avevano lo scopo di servire i residenti non certo quelli che vengono da fuori Torino. Come deve essere eseguito tecnicamente il lavoro non è certo compito della Circoscrizione né dei commercianti o residenti ma del Settore Viabilità e Arredo Urbano che fino a prova contraria ne ha la capacità e la competenza al fine di evitare non i buoni consigli che sono sempre i benvenuti, ma gli ordini dei sapienti di turno. «Questi settori vanno ringraziati per la competenza tecnica e la pazienza dimostrata. Il presidente della Circoscrizione che come tutti i residenti quando usa la propria auto deve fare lunghi giri per andare in garage non c'entra niente. «Per quanto riguarda corso Casale, la Circoscrizione sin dal 1994 ha ottenuto che non fosse più considerato strada di attraversamento ma interquartierale e recentemente l'assessore Corsico ha annunciato un'ordi- nanza di divieto del transito dei mezzi pesanti con un riordino della viabilità di entrata e uscita dalla città». Luciano Barberis Una lettrice ci scrive: ((Abito al fondo di corso San Maurizio e spesso vado sul Lungopò Machiavelli che potrebbe essere una bellissima passeggiata pedonale, ma che lo stato di abbandono ora rende evitabile. Hanno danneggiato le panchine, divelto la pavimentazione in molti punti, bruciato la rigogliosa vegetazione ricadente dai muraglioni dei giardini soprastanti. Divelti anche i cestini portarifiuti, lo scorso anno vandali hanno addirittura segato un albero (non sostituito a tutt'oggi). Questa passeggiata, soprattutto tra corso San Maurizio e via Artisti, è diventata pattumiera per ogni genere di porcherie e gabinetto all'aperto. Fino all'anno scorso, ogni tanto, lavavano con disinfettante almeno i tratti più sporchi, ora, più nulla». Franca Apra Una lettrice ci scrive: «Dal '94 il Comune si è dimenticato di farmi pagare la tassa sui rifiuti e ora pretende gli interessi di mora. Se non andavo io ad informarmi, appena mi sono resa conto che da qualche tempo non mi arrivava l'avviso di pagamento, forse avrei fatto meglio. Dopo varie trafile, code e perdite di mattinate mi son sentita definire "morosa". «Inutile fare obiezioni con gli impiegati: se lo ritengo, posso sempre fare ricorso in bollo da 20.000 lire. Così tutti per non perdere altro tempo e peggiorare il mal di fegato pagano anche gli interessi che, a mio parere, sono iniqui. Non ci si vanti, allora, che è stata vinta l'evasione della tassa rifiuti e che il nuovo metodo ha dato ottimi risultati. Se sono questi!». Silvana Sottocornola Una lettrice di scrive: «Entro il 31 marzo chi percepisce pensione di invalidità, indennità di accompagnamento, ecc. deve fare una autocertificazione per dichiarare la sua situazione. Mia madre, 95 anni, con indennità di accompagnamento, ha ricevuto il modulo dal ministero dell'Interno - Direzione generale dei Servizi civili - Roma, su cui dovrebbe certificare se è iscritta alle liste di collocamento o no. E' un modulo sbagliato, basta andare alla Prefettura, al Comune o all'Usi di competenza a ritirare quello giusto! «Mi auguro si tratti di pochi casi di errore, altrimenti cosa faranno le persone anziane che ricevono un modulo al posto di un altro e non hanno nessuno che si preoccupi per loro? Quale tipo di risposta potranno dare? Sicuramente possono incorrere in errori con conseguente taglio dell'indennità. Pagheranno per colpe altrui!». Maria Rita Morra

Persone citate: Luciano Barberis, Machiavelli, Maria Rita, Silvana Sottocornola

Luoghi citati: Roma, Torino