Castellani: «Ho deciso Carpanini vice-sindaco» di Maurizio Tropeano

Castellani: «Ho deciso Carpanini vice-sindaco» Elezioni, i candidati sono già 12 Castellani: «Ho deciso Carpanini vice-sindaco» 7/ capolista delpds sarà Tranfaglia Al Carignano convegno con Pannella «In questi quattro anni di governo abbiamo fatto un buon lavoro. Merito della giunta ma an che del consiglio comunale e del suo presidente. Persona super-partes, competente ed efficiente. E' naturale che Domenico Carpanini, in caso di vittoria, divenga mio dei miei più stretti collaboratori nel futuro governo della città». Valentino Castellani, sindaco uscente e candidato dell'Ulivo, sceglie la conferenza programmatica della Quercia per annunciare l'ingresso di Carpanini nella «squadra»: vicesindaco, come spiegherà per telefono a sera. Il sindaco difende la giunta dalle critiche della «sinistra» del pds, sul lavoro e sul di degrado delle periferie. «In due anni - dice - abbiamo investito 700 miliardi che hanno permesso di mantenere moltissimi posti di lavoro. Le periferie? Abbiamo seminato. E qualche frutto è già stato raccolto». Poi annuncia: «Il 5 aprile faremo una grande convention in cui illustreremo il programma di tutta la coalizione per il governo della città». Infine, Rifondazione. (A chi mi chiede: "Chi sceglie tra Costa ed Artesio", non rispondo nemmeno tanto la risposta è naturale: sceglierei Artesio. Con Pdfondazione, però, serve un chiaro e trasparente confronto programmatico». Il pds, intanto, ha definito, la lista. A guidarla dovrebbe essere Nicola Tranfaglia, preside di Lettere. Poi Bianca Guidetti Serra, il segretario Alberto Nigra, Angela Migliasso, Maria Grazia Sestero (comunisti unitari) e mi esponente del Forum della sinistra. Le elezioni del 27 aprile assorbono le forze politiche. E c'è una nuova lista, formata dal Movimento federativo italiano - «Espressione politica di centro-destra» - con il dodicesimo candidato sindaco: Eugenio Arneodo, 31 anni, imprenditore. Ma, per Marco Pannella e per i suoi «Riformatori», a con¬ vegno al Teatro Carignano (con poco più di un centinaio di partecipanti), questa vigilia di campagna elettorale diventa oggetto di polemica. E' «un falso problema», dice 11 leader che consente al governo, col pretesto di rinnovare alcuni sindaci, di far slittare il voto per i 12 referendum al 15 giugno, quando «il 17 per cento degli italiani sarà al mare o ai monti». E ciò, «grazie allo scaglionamento delle ferie inventato dal sistema». Ancora: «Il governo mente affermando che in Italia c'è una prova poUtico-amnmiistrativa nazionale e, quindi, da privilegiare, pur sapendo che ai seggi andranno soltanto 9 milioni di elettori, mentre per i 12 referendum, gli aventi diritto sono 49 milioni». Un'«invettiva», quella di Marco Pannella, scandita durante il convégno «La Fiat oggi, di fronte al mercato, alla giustizia, al potere, alle riforme». Relatori, con lui, il segretario dei Riformatori, Benedetto Della Vedova, i giornalisti Pino Nicotri e Silvio Ori, il professor Sergio Ricossa e il direttore di Radio Radicale, Massimo Bordin. Tra gli altri è intervenuto anche l'ex sindaco Diego Novelli. E Pannella parla del processo in corso sui bilanci Fiat («Si conclude in un velo di silenzio dei mass-media». Dice che «la stampa italiana è mdipendentissima, ma nella sua libertà è espressione ideologica di 80 anni di un blocco sociale che ha visto fondersi l'alleanza storica tra le grandi famiglie industriali e le forze sindacali». Conclude: «C'è ima cultura giornalistica che quando ha di fronte il blocco storico al potere, offre un'informazione ideologica e filtrata. Certo giornalismo progressista non crede alla deontologia dell'informazione, è un potere che convive con altri poteri». Giuseppe Sangiorgio Maurizio Tropeano Domenico Carpanini e Valentino Castellani sulle rispettive poltrone in Consiglio comunale. Carpanini, dopo aver ricoperto per anni il ruolo di capogruppo all'opposizione ha guidato la Sala rossa dal 1993

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