Laureati padrini e altri ex di Lorenzo Soria

17 Dopo il successo delle «Guerre stellari» rifatte da Lucas laureati, padrini e altri ex Hollywood rilancia ifilm Anni 70 LOS ANGELES. Per chi ha trascorso le ultime settimane negli Stati Uniti, lo scorrere delle pagine degli spettacoli dei giornali e lo studio delle locandine dei cinema offrono un singolare senso di déjà-vu, la sensazione di uno stupefacente viaggio a ritroso nel tempo. Il grande evento cinematografico di questo weekend è stato «Return of the Jedi», lanciato proprio mentre i primi due episodi della serie realizzata da George Lucas continuano a mietere decine di milioni di incassi. Per chi è più sull'avventura sentimentale che sulla fantascienza c'è stata anche la possibilità di andare ad ammirare un impacciato Dustin Hoffman alle prese con le avances sessuali di Mrs. Robinson ne «Il laureato», mentre per quelli che hanno una inguaribile passione per le storie di mafia basta aspettare ancora pochi giorni e si preannuncia l'arrivo nelle sale di un film di Francis Ford Coppola intitolato «Il Padrino». Roba da correre al più vicino specchio, guardarsi per un attimo scuotendo la testa e chiedersi: ma che cosa sta succedendo? Siamo davvero nel 1997 o nel 1977? 0 forse nel 1972? Quello che sta accadendo è piuttosto semplice ed è che dopo i «seguiti», dopo i «remakes», dopo i film tratti da vecchi sceneggiati tv, Hollywood ha scoperto un nuovo filone: il «re-release», il rilancio di vecchi film. Si prende un classico o un ùnportante successo del passato, se ne restaurano la stampa e il colore, si digitalizzano il suono e la colonna, si aggiungono magari una o due scene ed è fatta, più facile di così non potrebbe essere. E, come provato dallo straordinario e inatteso successo del «re-release» di «Guerre stellari», si tratta anche di una soluzione piuttosto lucrosa. A fronte di un investimento di dieci milioni di dollari, la «special edition» della trilogia di Lucas ha già incassato oltre 200 milioni di dollari. E questo senza contare appunto gli incassi di «Jedi», quelli dei mercati stranieri e i proventi legati a libri, ed rom, giochi, videogames, pupazzi e altri articoli del merchandising. «Guerre stellari» con i suoi riferimenti mitologici ha saputo toccare ovviamente delle corde particolari e ha avuto un successo che difficilmente potrà venire ripetuto da altri film riciclati. Ma, come spiegano gli psicologi sollecitati a trovare un perché al nuovo fenomeno, rivedere un vecchio film è come tornare indietro a tempi più sereni e rassicuranti. «E' un po' come ritrovare un vecchio amico», spiega da Filadelfia il dottor Armond Aserinsky. Amici che per gli studios, significano tanti dollaroni e adesso sono pronti a riproporli. «Il giorno dopo la presentazione di "Guerre stellari" ci siamo ritrovati tutti a rispol¬ verare i cataloghi dei vecchi titoli», confessa Wayne Lewellen, responsabile della distribuzione per la Paramount. La Paramount ha rispolverato appunto «Il Padrino». Sta apprestandosi a ripresentare anche «Grease» e «La febbre del sabato sera». Ma lo fanno ormai tutti. Nei prossimi mesi, oltre che «Il laureato», rivedremo «Funny Girl», «A sangue freddo», «Aliens», altri film verranno sicuramente annunciati. Poi c'è Steven Spielberg, che in settembre intende riproporre «Incontri ravvicinati» lasciandolo più o meno com'era venti anni fa. «Lo semaio», l'anno prossimo, verrà invece modificato, nel senso che lo squalo di gomma dell'originale che nelle scene finali, quando emergeva dall'acqua, perdeva completamente credibilità, verrà rifatto digitalmente e sarà quindi ancora più pauroso. E «E.T.»? «Guerre stellari», un paio di settimane fa, lo ha spodestato dal primo posto delle classifiche di incassi di tutti i tempi e Spielberg, molto sportivamente, ha salutato l'evento congratulandosi con Lucas. Ma non intende restare il numero due per molto o ha già fatto sapere che nel 2002, in occasione del ventennale, avermo un «re-release» anche di «E.T.». Una decina di giorni fa l'associazione di categoria degli studios cinematografici ha fatto sapere che nel 1996, alla faccia di tutti gli appelli alla riduzione dei costi, la spesa per produrre e distribuire un film medio hollywoodiano è salita ancora, arrivando a quasi 60 milioni di dollari. In lire siamo sui cento miliardi, un'enormità. E perché mettere a rischio un investimento cosi ingente quando basta dare una rispolveratina agli archivi? Però, «quando uno Studio spende tutti quei soldi per produrre pellicole inutili e poi la gente accorre in mas sa a vedere i vecchi film, c'è qualco sa che non va», spiega il critico Leo nard Maltin. «E' imbarazzante». Lorenzo Soria Tra le pellicole recuperate anche «La febbre del sabato sera» Marion Brando ne «Il padrino» il film sta per tornare nelle sale americane Accanto una scena de «Il laureato» sopra «La febbre del sabato sera»

Persone citate: Armond Aserinsky, Dustin Hoffman, Francis Ford Coppola, George Lucas, Marion Brando, Robinson, Spielberg, Steven Spielberg, Wayne Lewellen

Luoghi citati: Filadelfia, Hollywood, Los Angeles, Stati Uniti