L'eros firmato Valentino di Antonella Amapane
L'eros firmato Valentino Parigi, lo stilista s'ispira alle donne di potere: sexy e cattive L'eros firmato Valentino Sottovesti con spacco e fruste di seta PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Cattive? Di più. Sono così dure e assetate di potere, le femmine di Valentino, che al confronto la crudele Alexis Carrington di «Dinasty» sembra una mammola. Gli italiani calcano la pedane e l'eros cambia registro, dettando nuove regole. Ecco l'esercito delle inguaribili narcisiste avide di lusso, pronte a tutto pur di ottenerlo, lontane anni luce dai banali nudi a luci rosse made in France. All'ingresso della pedana un cartello ricorda alle ragazze le norme della seduzione mediterranea: «Camminate svelte, con un atteggiamento sexy e bitchy (da sgualdrina). No alla mano sui fianchi. Siate aggressive. Grazie». Il messaggio è chiaro. Ciò che conta è l'attitudine mentale. E loro, le top, obbediscono come da copione. Senza un sorriso percorrono sfacciate e veloci il podio. Al polso, una frusta di seta e bijoux. Addosso, la buia sottoveste solcata da generosi e eloquenti spacchi laterali. Altro che trasparenze. L'eventuale nudità esce allo scoperto. Gli scolli sono al naturale, la coscia è a vista. Oppure compare enfatizzata da calze incrostate di jais, come pure gli stivali appuntiti, costosissimi, con tacchi vertiginosi. La dark lady made in Italy usa borse piccole - al massimo possono contenere una pozione di veleno -, abiti fluidi di tulle ricamati e dipinti a fantasie floreali, tailleur di pelle decorati da dise- gni cinesi. Quando non sceglie giacchini di mongolia sulla sottoveste che accompagna pantaloni aderenti come scotch. I seni si affacciano gloriosi dalle scollature degli smoking, i bluson di montone si sposano alle tunichette di velluto dévoré. L'immagine rammenta certe femmine dominatrici ritratte da Helmut Newton. Valentino le sigilla in gonne bonsai di piume di fagiano e top di perline che sono un nulla. La nuova scoperta della maison, Sarah Thomas, 16 anni, ancheggia provocante. Assomiglia a Courtney Love, l'inquietante vedova Cobaùi che chiese in prestito a Sharon Stone, in occasione dei Golden Globe, un abito Valentino - e adesso si veste soltanto con i capi dello stilista romano. Sulle pedane parigine, ieri, dunque, ha trionfato un sex appeal cerebrale. Senza volgarità esteriori, ma che, comunque, trasuda eros. Libera, selvaggia e sensuale è la donna di Ungaro in leggeri abiti maculati. «Il mantello delle belve feroci è la mia traduzione del nudo. Come diceva Victor Hugo, "una donna nuda è una donna armata": della sua seduzione, s'intende», ha spiegato lo stilista (0 cui prèt-à-porter, come quello di Valemmo, è prodotto a Torino dal Gruppo Gft). Ungaro indica formule sofisticate per attrarre la preda, senza bisogno di passeggiare sotto i lampioni. Rispolvera sapienti mixage di scozzesi e fiori per pantaloni leggeri e giacche spesse; ridisegna i vestiti neri a colpi di volant e pizzi svenevoli, ma con piglio attuale. L'Oriente e l'Andalusia s'incrociano nei cromatismi accesi che reinventano i tailleur a tre pezzi: giacca, gonna e pantaloni. La moda diventa grande bouffe chez Maurizio Galante. 11 giovane stilista di Latina abbina sesso e abiti. Paragona la voluttà di un cioccolatino, proiettato sul boccascena, al piacere di indossare tanga di coccodrillo marrone, cache sex di capelli veri, sfoggiati da uomini e donne. L'allievo di Roberto Capucci - che presto venderà con i cataloghi per corrispodenza una linea economica in Giappone lancia giubbotti di fettucce in nylon annodato, pantaloni di pelle tagliuzzata e magliette ragnatela che svelano i capezzoli. E' una bionda slavata, una fìnta santa dalla bocca di fuoco l'eroina modaiola immaginata da Narcisso Rodriguez per Nino Cerniti griffe italiana favorita da Caroline Kennedy - che sublima il minimalismo con gonne dai tagli sbiechi per ridisegnare il sedere e camicette monacali. Il nero chic diventa un'ossessione per la piemontese Enrica Massei. In un garage dismesso presenta un plotone di golfini di cachemire nuvola e cappottoni di mohair. Non solo abiti total dark da Paco Rabanne, che dopo la passerella, ha inaugurato il suo «Montana Fashion Bar». Peccato che il neonato locale sia già tempestato di cause giudiziare. Una è firmata dallo stilista Claude Montana, l'altra dalle top model del Fashion Cafè. «Che strepitosa pubblicità», commenta sornione Rabanne. Antonella Amapane Ungaro punta sugli abiti maculati Applausi per gli altri sarti italiani Nella foto grande un modello di Valentino presentato ieri a Parigi A destra Ungaro applaudito dalle sue indossatrici
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